Come ogni anno, al via degli Australian Open ci si sente un po' come al primo giorno di scuola. Si riparte dopo una sosta di un mese e mezzo, con i grandi favoriti reduci da periodi delle rispettive carriere molto diversi tra loro. Ecco perchè anche l'edizione 2018 dello Slam di Melbourne si preannuncia elettrizzante, non solo per assistere all'ennesima recita di Roger Federer, qui campione la scorsa stagione, ma per capire anche quali siano le reali condizioni di Rafa Nadal, Novak Djokovic, Stan Wawrinka e Milos Raonic. Per vedere cosa riusciranno a fare i giovani, con Sascha Zverev chiamato a un acuto nei tornei di due settimane, per confermare i passi avanti di Grigor Dimitrov, per osservare le lune di Nick Kyrgios e le devastanti accelerazioni di dritto di Juan Martin Del Potro. Oltre al resto dei protagonisti, il tutto su una superficie da scoprire, perchè lo scorso anno il veloce della Rod Laver Arena aiutò non poco Federer a rendere al meglio delle sue possibilità. Ecco solo alcuni dei protagonisti degli Australian Open 2018, al via domani:
Roger Federer. Il fuoriclasse svizzero si ripresenta a Melbourne da campione in carica e da principale favorito, almeno secondo i bookmakers. "Non so come si possa essere favoriti a 36 anni", la sua replica sorniona. Il sorteggio non è stato benevolo con lui, tanti i potenziali ostacoli da superare prima di un difficile bis, ma il talento non ha fine, come già dimostrato durante la Hopman Cup di Perth, vinta insieme alla connazionale Belinda Bencic.
Rafa Nadal. Il numero uno al mondo è una delle incognite del primo Slam stagionale. Le sue condizioni fisiche sembrerebbero ora essere buone, ma i problemi al ginocchio che ne hanno condizionato il finale di 2017 dovranno comunque essere superati strada facendo. Nessun torneo di preparazione a Melbourne, evento che comunque Rafa gradisce, nonostante una sola vittoria in carriera. Un inizio soft potrebbe essere il trampolino di lancio ideale per il bis.
Novak Djokovic. Non ha niente da perdere, Nole. Non dal punto di vista tennistico. Se il gomito reggerà, il serbo sarà il rivale più ostico per i primi due giocatori del seeding. Djokovic ha dalla sua la leggerezza di chi è tornato dopo un lungo e forzato stop, del redivivo nuovamente a suo agio sui campi da tennis, di chi ha ritrovato passione e forza. Incognita fisica e atletica, ma per il resto è un pericolo pubblico, in un ambiente che adora.
Grigor Dimitrov. Il bulgaro, reduce dal trionfo delle Atp Finals, non si è ripetuto a Brisbane, e ha bisogno di un exploit vero per affermarsi nell'élite del tennis attuale. Lo scorso anno giunse a un passo dalla finale, stoppato dal solito Nadal. Ora la storia potrebbe ripetersi, perchè il maiorchino è in quella zona di tabellone: una sorta di now or never per il bulgaro, che prima però potrebbe sfidare Nick Kyrgios.
Nick Kyrgios. Proprio lui, la speranza australiana di Melbourne Park, è la variabile impazzita di una parte alta di tabellone che non brilla per talento diffuso. Ha vinto, di prepotenza, a Brisbane, facendo fuori Dimitrov: antipasto di ciò che vedremo tra una decina di giorni?
Alexander Zverev. Avvio di stagione caratterizzato dall'ovattata partecipazione all'Hopman Cup. Il fenicottero tedesco non vuole più attendere. In uno Slam che sembra poter essere vinto da diversi candidati, Sascha non vuole certo rimanere fuori dal giro che conta. Obiettivo: superare indenne i primi turni, sfoggiare coraggio e talento nella seconda settimana.
Dominic Thiem. Numero cinque del seeding, è tra i meno considerati del lotto. Il suo gioco sul veloce non ha subito i miglioramente sperati negli ultimi due anni. Alla vigilia, non sembra sullo stesso piano degli altri big, a meno di un colpo d'ala che anche la sua tenuta mentale non sembra in grado di permettergli.
David Goffin. Lo stakanovista del 2017 riparte da Melbourne per confermare il suo status di top ten. Finalista al Master e in Coppa Davis, è partito sotto silenzio in questo 2018. Nella parte di tabellone di Federer, potrebbe scontrarsi con Del Potro per fare ulteriore strada: mina vagante, ma per il colpaccio avrebbe bisogno di altre due settimane da sogno.
Juan Martin Del Potro. Dopo diversi tentativi di ritorno, DelPo ha raggiunto una certa continuità. Ma anche lui sembra un passo indietro, per ciò che riguarda le possibilità di arrivare fino in fondo, ovverosia di vincere. Eppure, uno scalpo illustre è sempre nelle sue corde, con dritto e servizio in giornata di grazia.
Stan Wawrinka e Milos Raonic. Enigmatici. Problemi fisici prolungati rendono difficile azzardare un pronostico su entrambi, in particolar modo per quanto riguarda lo svizzero, fuori da Wimbledon e desaparecido anche a livello mediatico, oscurato da infortunati di maggior peso.
Next Gen. Denis Shapovalov e Stefanos Tsitsipas si daranno battaglia in un primo turno suggestivo, dal sapore di futuro. Eppure non ci sono solo loro a riempire di gioventù il cemento di Melbourne. Da Hyeon Chung a Borna Coric, da Daniil Medvedev ad Alex De Minaur (protagonisti della finale di Sydney), sono in tanti a volersi guadagnare un posto al sole già dal primo Slam dell'anno.
Italiani. Le speranze di fare strada per i colori azzurri sono affidate essenzialmente a Fabio Fognini, il discontinuo talento ligure che ha confermato pregi e difetti anche a Sydney. Terzo turno accessibile, a meno di harakiri sempre dietro l'angolo. Il resto è un'incognita.