Dall'inferno al paradiso, per poi ripiombare nella terra del Diavolo: questa è la fotografia del doppio tra Italia e Argentina che valeva per una delle due squadre il punto del sorpasso e alla fine sono stati i sudamericani ad avere la meglio in una battaglia al quinto set, decisa veramente al fotofinish. La formazione azzurra, rimaneggiata per l'assenza di Seppi, ha visto lo stakanovista Fognini far coppia con Paolo Lorenzi per un inedito doppio in Davis, mentre gli argentini sono scesi in campo con la coppia prevista formata da Del Potro e Pella.
Primo set senza storie, con Lorenzi che non riesce a trovare quasi mai il campo con i suoi colpi e un'Argentina precisa e abile a sfruttare gli errori azzurri. Il break del primo game decide di fatto il set, con Del Potro e Pella che si caricano e strappano altre due volte il servizio alla coppia italiana e chiudono in meno di mezz'ora il parziale sul 6-1. Nel secondo c'è più partita, anche se siamo sempre noi sul filo del rasoio: gli argentini infatti tengono sempre piuttosto facilmente i loro turni di battuta, mentre Fognini e Lorenzi sono sempre costretti a soffrire, rimontando o dovendo annullare palle break, ma con fatica riescono a trascinare il set al tiebreak. Qui, dopo uno scambio di minibreak iniziali, i nostri avversari trovano l'allungo decisivo sul 3-4 sfruttando un paio di indecisioni di troppo di un Lorenzi ampiamente insufficiente fino a questo momento e chiudono alla fine per 7 punti a 4.
Nel terzo set inizia tutta un'altra partita. Innanzitutto gli azzurri invertono le loro posizioni, con Fognini dalla parte del rovescio e Lorenzi da quella del dritto e i frutti si vedono immediatamente visto che, allo scoccare delle due ore di gioco, l'Italia vede le sue prime palle break dell'incontro, addirittura sul servizio di Del Potro, con il senese che ritrova nel borsone i suoi colpi da fondo e trascina avanti la coppia azzurra sul punteggio di 3-1 e riaccende l'entusiasmo del pubblico di Pesaro. Come se non bastasse, si rivedono scampoli del Fognini che ha asfaltato Monaco in mattinata e il risultato è un bel 6-3 per gli azzurri in circa mezz'ora. Sullo slancio del set appena vinto, l'Italia mette subito la freccia anche nel quarto parziale grazie ad un turno di battuta scellerato di Pella che regala a zero il break con quattro errori di dritto consecutivi. Ma non finisce qui, visto che gli azzurri strappano una seconda volta il servizio agli avversari issandosi fino al 5-2, ma rimandando di qualche game la chiusura di questo set con la solita magia a rete di un solidissimo Fabio che scalda i cuori azzurri presenti all'Adriatic Arena.
Si arriva dunque al quinto set, sicuramente con l'entusiasmo dalla nostra parte, nonostante più di 3 ore di battaglia ma con una scia positiva che chiede solo di essere conclusa. Ma il tennis è lo sport del diavolo, e lo dimostra ancora una volta tra il sesto e il settimo gioco: prima l'Italia sfiora il break con Pella al servizio, ma più per nostre colpe che per loro meriti non riusciamo a sfruttare tre fondamentali palle break e il risultato è il break subito nel game successivo, addirittura a zero, con Lorenzi al servizio, che sa di macigno sulle gambe e la testa dei giocatori azzurri, nettamente in calo durante questo rush finale. Fognini salva un match point sul proprio servizio sul 3-5, ma rimanda la sconfitta di un paio di giri di orologio visto che Pella, la cui prestazione cresce in maniera inaspettata, chiude a zero il game decisivo mandando l'Argentina ad un passo dalle semifinali.
Risultato finale:
Del Potro/Pella-Fognini/Lorenzi: 6-1 7-6 3-6 3-6 6-4