Novak Djokovic batte Roger Federer, si porta un passo avanti nei confronti diretti e certifica, una volta ancora, un predominio senza macchia all'interno del circuito maschile. Federer è - oggi - lo sfidante più accreditato, ma il talento - intatto - non può scalfire - sulla lunga distanza - la forza di Nole. C'è un dirupo evidente nell'approccio alla partita. Djokovic impatta l'atmosfera da semifinale con l'occhio acceso di chi sa cosa occorre per disinnescare l'eterno rivale. Frullano gambe e palla, Djoko è ovunque e in ogni zona ha una contromisura. Federer ha uno sguardo interrogativo, incenerisce Djokovic a ogni recupero. Il break, d'apertura, è l'insieme di un'incertezza dello svizzero, comodo colpo a rete, e della feroce applicazione del serbo. Il dritto disperato di Roger è in corridoio, 20.
Djokovic concede tre punti con la prima nei primi due set
Federer non ha la necessaria brillantezza di gambe, insegue la palla invece di comandarla, mentre sulla nuvoletta del tennis Djokovic imposta la sua partita. Passante a uscire sull'attacco di Federer a spegnere l'illusione di un possibile ribaltone. Il servizio di Nole funziona, quello di Roger meno, ma è il complesso a propendere dalla parte serba. La rete da fondo annulla le viariazioni di Federer, il pallino è di Djokovic. Federer gioca in mezzo al campo, sparacchia col dritto ed è 15-40. A seguire, estenuante scambio chiuso dal dritto di Djoko. 51. Un passante incrociato, stretto, firma il 61.
Poco più del 50% di prime in campo nei primi due set per Federer
L'incertezza elvetica, frutto del rebus irrisolvibile serbo, si protrae al secondo parziale. In apertura Federer salva una pericolosa palla break, prova a caricarsi con un "come on" atteso dalla Rod Laver Arena, ma è lampo isolato, seguito da un dritto a uscire splendido. Djokovic non batte ciglio, attende e si infila sull'attacco morbido di Federer. Comodo passante, dritto di Federer lungoriga che non trova il campo e 21. Serve un capolavoro per aggiornare il tabellino, mentre tutto appare naturale per Nole. Al quinto gioco, il secondo break. Federer offende a testa bassa, Djokovic tiene in campo la difesa e inverte l'inerzia con una sbracciata di rovescio che punisce Federer, immobile al centro del campo. 41. L'orgoglio rinvia la resa, Roger chiama il servizio per fermare Djokovic, si oppone a due palle set e guadagna il secondo gioco. Poco dopo è 62.
Federer spinge di più e trova soluzioni vincenti
Federer non ha più appigli, deve cambiare radicalmente il piano partita per allungare quantomeno la sfida. Nel primo gioco del terzo risale da 15-30, strappa l'applauso di Djokovic con una volèe bassa per pochi. Scambi più rapidi, colpi risolutivi, vincenti, la crescita di Federer si sposa al calo di Nole e l'atmosfera cambia repentinamente. Il quinto gioco segna il primo momento Federer. Djokovic inventa un passante stretto strabiliante sul colpo di volo non conclusivo di Roger. Palla break. Lo svizzero abbandona il fondo, sulla seconda si getta avanti e salva il servizio. 32. Il break - il primo, in coincidenza delle prime opportunità - al gioco seguente. Federer traccia un rovescio perfetto, poi a rete chiude la porta a Djokovic. 15-40. Il serbo rientra, si procede punto a punto, fino allo scatto di Roger. Con un balzo Federer giunge sulla palla di Djokovic e gioca il vincente. Si alza, dagli spalti, un boato spontaneo. Lo schiaffo successivo segna il 42. Il terzo set point - sul 53 - vale il set, con il dritto di Djokovic che se ne va.
8/8 con la seconda Djokovic nel quarto set
La chiusura del tetto - con il ritorno della pioggia - ritarda il rientro in campo. Dopo oltre dieci minuti di pausa, si presenta al servizio Djokovic. Federer mette i primi due punti del quarto, ma il serbo non intende lasciare ulteriore spazio all'elvetico. Si segue il regolare ordine dei servizi e la battuta gioca un ruolo chiave, perché tende ad indirizzare lo scambio. In difficoltà, entrambi sfoggiano attenzione e puntualità. Il momento che chiude l'incontro sul 43 Djokovic. Il serbo si porta davanti con un passante in allungo spettacolare, poi indovina la volèe in contropiede e punisce Federer. Roger conquista il punto più bello della partita sul 15-30, recupera il lob di Nole, si difende sullo smash e passa col rovescio lungoriga, ma è l'ultimo bagliore di giornata. Accecante, ma non conclusivo. Il nastro alza il passante di Djoko e annienta Federer. Palla break e poi fulminea risposta del n.1 sulla discesa rivedibile di Roger. 53. L'ultimo game è accademia, si spegne la luce, di Federer.
Djokovic - Federer 61 62 36 63