Andy Murray supera, in quattro set, Ivo Karlovic e approda nei quarti di finale a Wimbledon. Ad attenderlo, ora, Vasek Pospisil, reduce dalla maratona con Viktor Troicki (rimonta, per il candese, da due set sotto).
Nel primo parziale lo scozzese comincia subito a intuire il servizio del croato, che nel suo primo turno di battuta salva una palla break con un ace, e sul due a tre recupera da 0-30. Nel game successivo è Murray ad andare ai vantaggi sul proprio servizio, ma senza concedere palle break, mentre sul quattro a cinque Karlovic è ancora in difficoltà e deve chiedere aiuto a due ace per annullare un set point e tenere il servizio. Ma la chance più ghiotta per lo scozzese arriva sul sei a cinque, quando il croato sbaglia uno smash sullo 0-30 e concede ben tre set point consecutivi; tuttavia Ivo non si scompone, difende bene la rete e agguanta il tie-break con tre ace di fila. Dopo avere cancellato cinque palle break nel set, Karlovic sembra avere preso fiducia e ottiene il mini break sul 2-2 con un gran dritto vincente, ma poi rovina tutto sul quattro a due, perdendo un punto fondamentale con una distrazione a rete. Murray ottiene un altro mini break, ma non è finita, perchè il croato estrae dal cilindro un altro missile di dritto per portarsi sul sei pari. La svolta del set, e probabilmente del match, arriva però sul sette pari, quando Karlovic, dopo un buon serve and volley, sbaglia una comoda volee stoppata a campo vuoto, concedendo la prima frazione al britannico, che esulta come se avesse vinto il match, 7-6(7).
Nel secondo set si notano subito gli effetti del primo, con Karlovic che perde il servizio per la prima volta nel match, a quindici, e Murray che annulla una palla del contro-break nel game successivo con un servizio vincente. Sul quattro a due Andy ha due chance per dilagare, ma Karlovic le salva con un serve and volley e un ace. Tuttavia l'ex campione di Wimbledon continua a tenere il servizio senza problemi, portandosi sul due set a zero, 7-6 6-4. Da segnalare che Ivo nei primi due parziali ottiene appena il 36% dei punti a rete, mentre nella vittoria precedente con Tsonga aveva chiuso con il 69%.
Nel terzo parziale è Karlovic a partire meglio, servendo benissimo e sul due a uno accade l'incredibile: dal 30-0 il croato trova due dritti vincenti e sul 30 pari Murray chiama il challenge su un attacco di Karlovic che però è sulla riga. Ivo ha così la seconda palla break del match, sulla quale risponde in modo perfetto, lo scozzese si salva in qualche modo, ma poi è il gigante di Zagabria a sciupare un'occasione enorme, sbagliando la direzione del dritto attaccato alla rete. Il match a questo punto può girare per l'ultima volta e Murray si procura due palle break sul tre pari, ma Karlovic non ci sta e le cancella giocando due punti sublimi a rete e continuando a giocare alla grande sul suo servizio. E sul sei a cinque gioca un solidissimo game di risposta, che manda fuori giri Murray, che perde il servizio per la prima volta nella partita. Nel complesso gran terzo set del croato che meritatamente accorcia le distanze, 7-5.
La quarta frazione non riserva sorprese fino al settimo game, in cui il servizio di Karlovic cala per la prima volta e lo scozzese non si fa pregare, piazzando il suo secondo break all'undicesima chance, tra le proteste del croato, in quanto sulla palla break Murray chiama il challenge sulla volee dell'avversario dopo aver provato il passante. Effettivamente, l'arbitro in questo caso va contro il regolamento. Nel game successivo è ancora lotta, ma è bravo il tennista di casa che attacca e annulla due palle del contro break, prima di conquistarsi un match point sul cinque a tre. Ancora una volta tuttavia il trentaseienne di Zagabria non smette di lottare e si salva con una demi volee pazzesca sulla riga. Sono finite però le chance di rimonta per lui, è Andy Murray che raggiunge i quarti di finale a Wimbledon con un'ottima performance, tra gli applausi di un centrale vivissimo, 7-6(7) 6-4 5-7 6-4. Tanto di cappello per il croato che a trentasei anni ha giocato un torneo incredibile, battendo tre avversari tosti come Ymer, Dolgopolov, Tsonga e scagliando 165 ace in quattro partite. Oggi settantacinque vincenti per lui, di cui ventiquattro a rete e ventuno da fondo.
"E' stato un match estremamente difficile" commenta lo scozzese, sono riuscito a risorverlo con alcuni lob e passanti, ma è stata molto dura, non fisicamente perchè gli scambi sono sempre veloci, ma stancante mentalmente."