Le qualificazioni di uno Slam sono tra le sfide più difficili per un tennista, non si trova mai un match facile, ogni avversario lotta fino all'ultimo punto. In nessun'altra competizione vi sono motivazioni così alte come nelle qualificazioni a Wimbledon, in palio la possibilità di ottenere un posto nel tabellone principale del torneo più celebre al mondo. Il giovedì si gioca l'ultimo turno maschile, e le partite, diversamente dagli altri tre slam e dai primi due turni, si giocano al meglio dei cinque set. Si giocano ben sedici match, orario d'inizio undici di mattina.
L'inizio è all'insegna dei giovani. Sul prestigioso Campo uno scendono il ventiquattrenne Hiroki Moriya, vincitore al turno precedente di una battaglia tutta giapponese con il ben più quotato Tatsuma Ito, e il ventenne italiano Matteo Donati, che ha eliminato a sorpresa un'altra promessa, Yoshihito Nishioka. Il primo set è lottato, Moriya va avanti, ma l'italiano ha una palla per il contro break sul 4-5. Il giapponese tuttavia non si scompone, annullla la palla break e tiene il servizio aggiudicandosi la prima frazione 6-4 e dominando le successive due, 6-3 6-2. Peccato per Donati che può comunque essere soddisfatto di un'ottima corsa.
Negli altri campi, il diciannovenne svedese Elias Ymer conferma il grande stato di forma, battendo la terza testa di serie Guido Pella, argentino più adatto ai campi lenti che però si adatta all'erba e al cemento, 6-1 7-6(3) 6-7(4) 7-6(4), e un altro giapponese, Yuichi Sugita, accede al tabellone principale, estromettendo l'ultimo britannico rimasto nelle qualificazioni, Daniel Evans,7-6(6) 6-2 7-5.
In una sfida di stampo francese, grande sorpresa sul campo dodici, in cui Vincent Millot, numero 213 del ranking e alto appena un metro e settantatrè, elimina Edouard Roger Vasselin, che sull'erba gioca un ottimo tennis, 6-3 6-1 4-6 6-2.
Sul campo dieci, invece, è l'olandese Igor Sijsling, precipitato in classifica a causa di un brutto inizio di stagione, a passare le qualificazioni nel secondo slam di fila, dopo il Roland Garros, vincendo una battaglia di più di tre ore contro l'esperto francese Paul-Henri Mathieu, che dopo avere recuperato due set di svantaggio, ha avuto una palla per servire per il match nel quinto. Alla fine si impone Sijsling 6-4 7-6(3) 2-6 5-7 7-5.
Bella vittoria per il tedesco Michael Berrer, all'ultimo anno di carriera tennistica. Il teutonico si regala per l'ultima volta il tabellone principale di Wimbledon, battendo lo spagnolo Adrian Menendez-Maceiras 6-7(15) 6-4 6-1 1-6 6-4, salvando cinque palle break nel quinto set.
Per la gioia degli amanti dello spettacolo e del serve and volley, ce la fa anche il giamaicano-tedesco Dustin Brown, che supera l'italiano Andrea Arnaboldi 7-6(1) 6-3 6-4, mentre cade il croato Ivan Dodig, nonostante il favore del pronostico contro il mancino argentino Horacio Zeballos 6-7(4) 7-6(5) 6-4 7-6(1).
Grande delusione per l'ultimo italiano in gara Luca Vanni. L'azzurro non riesce a sfruttare un match point e perde dall'australiano Luke Saville, molto solido sui campi veloci, 4-6 4-6 6-3 7-6(7) 6-4. Esce vincitore per il secondo anno di fila da Roehampton il francese Pierre-Hugues Herbert, dal serve and volley molto efficace sui campi veloci, che sconfigge Inigo Cervantes 4-6 6-4 6-3 5-7 7-5.
Continua la crescita dell'australiano John-Patrick Smith - Jan Mertl travolto 6-1 7-5 6-2 - mentre ritrova la forma il colombiano Alejandro Falla, finalista ad Halle l'anno scorso, capace di conquistare tre tie-break per eliminare Andreas Beck 5-7 7-6(5) 7-6(4) 7-6(6).
Si qualificano anche il Kazako Aleksandr Nedovyesov, il talentuoso georgiano Nikoloz Basilashvili, il francese Kenny De Schepper e l'australiano John Millman.
In caso di forfait nel main draw, sono stati sorteggiati i possibili lucky loser: primo Luca Vanni, secondo Adrian Menendez, terzo Guido Pella e quarto Ivan Dodig.