L'attesa è terminata, a Miami, anche nel tabellone maschile, scendono in campo, in rapida sequenza, i migliori giocatori del circuito, eccezion fatta per Novak Djokovic, impegnato quest'oggi. Rafa Nadal entra in campo non senza qualche preoccupazione, dopo il piccolo problema accusato durante una sessione d'allenamento nei giorni scorsi. L'avversario è morbido, battuto già diverse volte in carriera. Almagro, un terraiolo, ben si adatta anche a un Rafa non al 100% e il campo conferma il divario tra i due, soprattutto su questa superficie. Nadal porta a casa la partita con un comodo 64 62, senza cedere mai la battuta. Le uniche tre occasioni concesse ad Almagro si trovano nel primo parziale, ma protamente vengono annullate. Nadal, sconfitto qui in finale da Djokovic lo scorso anno, punta, nel corso del torneo, a ritrovare le giuste sensazioni su un terreno duro come quello di Miami. La scarsa velocità aiuta lo spagnolo, ma l'ultimo successo sul "duro" risale a Doha, gennaio 2014. Quest'anno una sola affermazione, a Buenos Aires, e diverse battute d'arresto. La condizione è da valutare in confronti più probanti.
Con identico punteggio, Andy Murray supera Donald Young. La partita del britannico, al servizio, è solida e in risposta Murray entra con facilità nella difesa di Young, perforando l'avversario soprattutto quando con la seconda emerge chiara la possibilità di entrare nel campo. Murray lascia, nell'intero arco della partita, una sola volta il servizio, dominando il gioco in ogni fase. Nel secondo set, il divario si dilata e il britannico prende facilmente il largo.
Tomas Berdych esce dalle sabbie mobili di una partita improvvisamente complessa, collezionando 4 giochi consecutivi, nel secondo set, per recuperare il break di svantaggio, 2-4, contro il giovanissimo Chung (63 64 per il ceco), mentre Wawrinka è costretto al terzo da Berlocq. La sorpresa di giornata è l'eliminazione di Feliciano Lopez per mano del talentuoso Thiem, partita vibrante, risolta 63 al terzo dall'austriaco.
In campo femminile, l'incontro più interessante è quello tra la bielorussa Vika Azarenka e la serba Jelena Jankovic. Una sorta di "non partita", perché Azarenka strappa il servizio alla rivale già nel primo gioco e si porta rapidamente sul 61 51. Qui il game più bello del match, interminabile, una sequela infinita di match point, per la bielorussa, e di palle break, per la serba. Chiude alla settima opportunità Vika, che celebra poi la vittoria con un tweet "Perché il mio numero preferito è 7". Questo uno stralcio delle sue parole, rilasciate al termine della sfida "So che la Jankovic è una lottatrice, combatte su ogni palla, qualunque sia il punteggio, mi sono concentrata per trovare il modo giusto per chiudere la partita".
Schizofrenica invece la partita tra Simona Halep, recentemente sul trono a Indian Wells, e Nicole Vaidisova. La Halep conquista il primo set e si porta un break avanti nel secondo, da qui le certezze della romena sono spazzate via dall'aggressività della Vaidisova che conquista rapidamente sei giochi su sette, chiudendo il secondo set col punteggio di 62. Sembra definitivamente alle corde la Halep, quando ad inizio terzo set l'inerzia cambia nuovamente. 50 Halep, con soli cinque 15 concessi all'avversaria. 61 l'epilogo. Ora, di fronte alla Halep, Camila Giorgi. L'azzurra regola la qualificata Van Uytvanck 63 62. La partita segue la falsariga degli incontri della Giorgi. Gioco d'attacco, scriteriato, una marea di doppi falli, 10, vincenti ed errori. Nota lieta al servizio, Camila Giorgi non cede mai la battuta nei nove turni disputati.
Partita di rincorsa per Flavia Pennetta. La brindisina perde al tie-break il primo set, poi rinviene conquistando i successivi parziali. Una serie di break e contro-break caratterizza secondo e terzo set, con Tsvetana Pironkova che, nel secondo parziale, non conquista nemmeno un punto con la seconda di servizio (0/8), lasciando 4 volte il battuta. La Pennetta lotta e riesce ad accedere al terzo turno. 67 63 63.
Successi anche per Bencic, 62 al terzo alla Dellacqua, Stephens, derby con la Keys, Ivanovic, in tre set con la Falconi, e Lisicki, in tre set con la Georges.