L'ottimismo azzurro riceve un duro colpo sul cemento indoor di Astana. Nel match d'esordio, tra i padroni di casa del Kazakistan e l'Italia, Simone Bolelli crolla di fronte a Mikhail Kukushkin 76 61 62. Il primo punto kazako mette spalle al muro la nostra nazionale, costretta ora a rimontare nel secondo singolare in programma, che vede in campo Andreas Seppi con il temibile Golubev.
Partita strana quella giocata da Simone Bolelli, evidente il disavanzo nel punteggio, non in campo, perché innumerevoli sono le occasioni non sfruttate dall'azzurro, spesso avanti in risposta, ma condannato dalla capacità di Kukushkin di estrarre il meglio dalla prima nei momenti chiave. A indirizzare la partita è soprattutto il primo set, con Bolelli, che, indietro di un break, riesce a recuperare lo svantaggio, trascinando la partita al prolungamento. Qui è bravo a rimontare da 0-3 e a conquistare due set point. Manca qualcosa nel momento decisivo e Kukushkin azzanna la preda, infilando 4 punti consecutivi (8-6).
Il break in apertura di secondo indirizza definitivamente il match, aumentano esponenzialmente i gratuiti di Bolelli, quasi due a game, ed emerge la difficoltà dell'azzurro nel replicare alla risposta sempre attenta di Kukushkin. Senza l'ausilio del servizio, Bolelli perde le coordinate dell'incontro e continua a sbattere contro il rovescio lungolinea del kazako. Non mancano le palle per il controbreak, ma sfumano all'orizzonte con preoccupante continuità.
Il primo gioco del terzo, conquistato da Bolelli con fatica, dopo il pesante 61 del secondo, sembra interrompere il momento "no", ma poco dopo arriva la rottura a zero in favore di Kukushkin che spegne le luci sulla partita. Bolelli è ormai mentalmente lontano, si arrende e il finale è di festa per il pubblico di casa.
Per evitare di essere costretti al miracolo, serve l'immediata risposta di Seppi.