In Svizzera comanda ancora lui. Roger Federer annulla il rampante Wawrinka e torna in semifinale a Wimbledon. Si riprende ciò che Stakhovsky gli aveva tolto lo scorso anno, si riprende la semifinale a casa sua. Con pazienza, fortuna, classe ed astuzia. Questo è Roger Federer, che con merito batte il connazionale Stanimal in un inconsueto derby londinese. Dopo il primo set vinto, Stan si è sciolto, forse per una condizione fisica non ottimale, forse per la pressione psicologica di fronte al più titolato Federer. Wawrinka non è ancora pronto, non per battere il suo mentore a Wimbledon, a casa sua. Forse tra qualche anno lo sarà, fisiologicamente, ma il palcoscenico è ancora del più esperto. Ha lottato Stan, annullando quattro match point a Roger.

La sua fiducia è crollata dopo il tie break perso nel secondo set, che ha riportato i conti in parità. Salire due set a zero lo avrebbe proiettato in un'altra dimensione, si sarebbe sicuramente dimenticato di qualsiasi fastidio muscolare. Ma Federer è stato paziente, serafico, diabolico. Lo ha punito nei momenti giusti, gli ha tarpato le ali prima che volasse troppo lontano. Gli anni passano, ma la classe resta, intatta, spettacolare, cristallina. Ha trovato la forza di rimontare, di sovvertire un andamento che lo vedeva soccombere a Wawrinka. Ha ribaltato Stan con le stesse armi con cui Stan lo ribaltò a Montecarlo. Rimonta e colpo di grazia. Siamo a Wimbledon, siamo a casa Federer. Sarà uno tra Kyrgios e Raonic a contendere la finale a Federer. Sarebbe la nona, e sette sono già i titoli in bacheca. L'ultimo proprio qui, a Church Road l'8 luglio del 2012. L'ultimo titolo Slam, e anche l'ultima sconfitta a Wimbledon di Murray prima di oggi, prima di Dimitrov. Destini che si incrociano, Murray saluta e Roger non muore mai.

Perso 6-3 il primo set in mezz'ora, si è mangiato Wawrinka nel secondo, al tie break. Un dritto sbagliato dallo svizzero più giovane, una carezza a rete di quello più esperto, e parità sancita. È la svolta della partita. Un doppio 6-4, due passi enormi verso la semifinale. Nel terzo parziale prende il largo nel settimo game, e si ripete nel terzo game del quarto set. Wawrinka fatica, arranca e non tiene il passo di Roger. Ha sentito il profumo dell'erba, del suo giardino.

Federer vince per la sesta volta su nove contro un top 10 quest'anno, e qui si vedono le differenze rispetto al 2013. A questo punto della stagione, un anno fa, era sotto 1-5. Wawrinka perde per la prima volta un quarto di finale quest'anno, e per la prima volta in stagione anche contro un top 10. Segnale di una grande annata che non verrà di certo macchiata da questa sconfitta.

In semifinale, con merito, ci va Roger. Bentornato a casa.