Quando l’intero universo si muove nella direzione opposta per trasformare una delle finali di Slam più scontate di sempre prima in uno psicodramma, poi nel trionfo della vita per quello che da sempre è stato lo svizzero n.2, Stanislas Wawrinka.

Esito di match totalmente stravolto da IronStan, che non solo è il primo a battere sia Rafa Nadal che Novak Djokovic in un torneo Slam ma che dopo 20 anni, dal 1980 ad opera dello statunitense Brian Teacher, batte la testa di serie n.1 essendo la n.8. Wawrinka che prima di oggi non solo aveva un record di 0-12 contro il maiorchino ma non era neanche riuscito a strappargli un singolo set – l’incontro più tirato tra i due era stato proprio l’ultimo durante le ATP World Tour Finals, nelle quali Rafa aveva dovuto affrontare due tie-break (7-6(5), 7-6(6)).

Novità anche nel palinsesto della Rod Laver Arena perché da quest’anno eccezionalmente i fuochi d’artificio di celebrazione per l’Australia Day non hanno interrotto lo svolgimento del match, il che può essere stato un fattore fondamentale, col senno di poi, nella sconfitta riportata dal n.1.

Partenza a razzo per lo svizzero nel primo set dove ha giocato un tennis impeccabile e delle perle di rara bellezza: break decisivo ottenuto nel quarto game ma anche grandi rimpianti da parte di Nadal, che nell’ultimo game non solo non ha sfruttato 3 seconde palle in risposta al servizio dell’avversario, ma le ha sparate direttamente in braccio ai raccattapalle. Secondo parziale in scia e primo break ottenuto con una risposta stretta di rovescio su una potentissima prima esterna che probabilmente entrerà nei video di tutte le scuole tennis del mondo. Poi il colpo di scena: Nadal inizia a toccarsi la fascia lombare e nel cambio campo successivo chiede e ottiene l’MTO e l’intervento del fisioterapista che non lo tratta ma lo porta comunque fuori dal terreno di gioco; reazione estremamente nervosa di Wawrinka che interpella addirittura il supervisor riguardo la natura del time out.

Rafa trattiene a stento le lacrime piantonandosi a centro campo nella speranza che gli antifiammatori facciano effetto in tempo utile per consentirgli una rimonta e in suo aiuto arriva incredibilmente lo stesso Stan che nonostante le evidenti difficoltà di mobilità dell’avversario gli concede di portarsi avanti di ben 3 game nel terzo set: momento di confusione assoluta per il n.8 del seeding, che ora al posto della palla sembra vedere i mostri di Paura e Delirio a Las Vegas.

Quarto ed ultimo set dove finalmente si ricomincia a giocare ad un ritmo che si può definire tale: Nadal sembra stare meglio ed in grado di mettere in piedi la remontada o quantomeno di dare il colpo di grazia all’instabile psiche di Wawrinka, che vede togliersi il servizio nel settimo game. Non arriva però la zampata finale del Campéon e con un contro break salvifico IronStan si volge verso il suo angolo e si porta il dito alla tempia rassicurando tutti “Ci sono. Non vi preoccupate, questa la chiudo”..E ancora una volta come abbiamo già detto, Stanislas è “a man on his word”, un uomo di parola.

Mani al cielo per lo svizzero e complimenti da parte del suo contendente, che si vede sfilare dalla sorte e dalla magnifica mano di Wawrinka il suo Double Career Grand Slam. Stan pigliatutto invece: prima finale di Slam, primo titolo, prima vittoria contro Rafa e ultimo ma non ultimo best ranking, che da lunedì segnerà la posizione n.3. Rafa rimarrà n.1 mentre Andy Murray e Roger Federer occuperanno rispettivamente la sesta e l'ottava posizione della classifica mondiale.