Continua quello che sembra il percorso del destino per la cinese Na Li che non sono continua a procedere agilmente verso la finale e ci riesce, ma dall’altra parte di tabellone si vede una giocatrice dopo l’altra falciata da questa o da quella sopresa.
E’ il caso di Serena Williams, Maria Sharapova, Vika Azarenka e proprio nel penultimo atto anche la polacca Aga Radwanska che è stata spazzata via dalla “rivelazione” Dominika Cibulkova – rivelazione forse è un termine più adatto da se stessa per se stessa più che dagli altri per se stessa visto che sulla carta la slovacca ha già raggiunto un turno importante in un torneo dello Slam (SF Roland Garros ’09) e vinto 3 titoli in carriera, anche se la sua psicolabilità è nota in tutto il circuito. “Domi” è riuscita a domare i suoi fantasmi e a battere la “Maga Aga”, che contemporaneamente invece ritrovata tutti gli incubi di Wimbledon 2013, quando, da gran favorita per il capitolo finale, rimediò una bruciata sconfitta da Sabine Lisicki. Continueranno ancora dunque gli epiteti non proprio gradevoli verso la polacca, volti a rinfacciarle il fatto di essere l’unica nella top5 a non avere mai vinto un Major – “Slamless”.
Vorremmo dire che se lo meriterebbe, però dopo la grande prova contro la superfavorita per la conferma del titolo, Miss Victoria Azarenka, alla quale aveva addirittura rifilato un parziale di 6 giochi a 0 solo poche ore fa, sciupare così una ghiotta occasione pur se contro una Cibulkova più stabile del solito è una cosa imperdonabile, e come tale, paga.
Parliamo invece di una che questo titolo se lo merita più di ogni altra cosa: dopo il tragico accaduto della scorsa edizione, dove abbiamo tutti visto storcersi per 2 volte nello stesso match – niente meno che la finale – la stessa caviglia e questa fantastica giocatrice rialzarsi imperterrita per continuare a giocare, ricadere, battere la testa, alzarsi e continuare a giocare nuovamente…beh, che dire? Se il karma esiste veramente allora il fato dovrà essere davvero buono con lei nella finale quest’anno, ed oltre ad avercela fatta arrivare a passo di crociera dovrebbe anche completare l’opera facendole alzare quella coppa.
Per Na Li il pass finale arriva direttamente dalle mani di Eugenie Bouchard, la baby canadese che a sorpresa era arrivata alla semifinali sconfiggendo quella era stata in precedenza la mattatrice di Serena Williams, e per questo anche quella che si credeva potesse condurre un exploit decisivo fino alla fine..ma parliamo di Ana Ivanovic. Un’altra come la Cibulkova, tanto bella quanto instabile.
Signori, vi abbiamo appena presentato uno spaccato di vita più comune che mai del tennis femminile, che al dominio prestabilito del FabFour contrappone colpi di scena, sorprese e psicodrammi.