Dopo una cerimonia d’apertura in pompa magna, inaugurata dalla giocatrice turca Opek Senoglu – prima tennista turca a competere nei tornei del Grande Slam – nella quale sono intervenuti anche il presidente della Federazione turca – Ayda Uluc – e la presidentessa della Women Tennis Association stessa – Stacey Allaster – per celebrare giocatrici, sponsors, fans e collaboratori soprattutto in occasione del 40° anniversario della WTA e la presentazione delle 8 rappresentanti che disputeranno i Masters di fine anno di questa stagione, si è proceduto all’estrazione dei due gruppi che apriranno le ostilità a partire da martedì.
Gruppo ROSSO:
1. Serena WILLIAMS
3. Agnieszka RADWANSKA
5. Petra KVITOVA
8. Angelique KERBER
Gruppo BIANCO:
2. Victoria AZARENKA
4. Na LI
6. Sara ERRANI
7. Jelena JANKOVIC
Per chi non conosce ancora lo svolgimento di questa singolare competizione, ve lo riassumiamo brevemente: una volta estratte le giocatrici che vanno a comporre i due gironi separati – un po’ come parte alta e parte bassa del tabellone – in base al loro seeding (ndr. Le tds vengono disposte in coppia, quindi se la n.4 Na Li viene scelta per il tabellone bianco, la n.3 Aga Radwanska deve necessariamente far parte del gruppo rosso. Idem per 1-2, 5-6, 7-8) ogni tennista giocherà un match al meglio dei 3 sets contro ognuna delle sue colleghe di girone.
In base alle vittorie ottenute e al numero di games persi si totalizza il punteggio necessario per accedere al turno successivo, le semifinali. Da ogni gruppo, quindi, usciranno 2 giocatrici che si affronteranno in un match secco per conquistare l’ultimo step della competizione e infine contendersi il titolo nello scontro finale.
La detentrice in carica del WTA Championships è attualmente la n.1 del ranking mondiale Serena Williams che ha strappato il titolo dello scorso anno a Maria Sharapova – che quest’anno ha rinunciato alla partecipazione causa reiterati problemi fisici alla spalla destra – imponendosi vittoriosamente col punteggio di 6-4, 6-3 (Link: HIGHLIGHTS WTA Championships Finals).
Qualificazione doppia – doppio e singolare – back-to-back per la nostra donna dei record, la n.1 d’Italia, Sara Errani che si quest’anno si presenta al gala con un semplicissimo quanto efficace ed elegante vestito color grigio chiaro e che si dice “molto soddisfatta per la “conclusione” di questa stagione. Sono l’unica ad essermi qualificata sia in singolare che in doppio, è stato un altro anno bellissimo, è stato difficile ripetere la prestazione dell’anno scorso e combinare tutti e due gli impegni a volta è molto difficile e stancante ma sono contenta di esserci riuscita con Roberta (ndr. Vinci)“.
• Esiste la possibilitá che Sloane Stephens si ritiri dal WTA Championships in qualità di 2a riserva per un infortunio alla fascia addominale. Nel caso la notizia si rivelasse ufficiale sarà la stessa Roberta Vinci a prendere il suo posto.
Grandissima prova di Jelena Jankovic che riconquista la Top10 – attualmente n.8 del ranking WTA – dopo 2 anni di digiuno e si assicura la testa di serie n.7 per questo WTA Championships.
ANALISI:
Mentre l’ordine di gioco non ci è ancora noto possiamo anticiparvi la natura degli scontri che avverrano durante primo turno del Round Robin: Gruppo ROSSO dove la n.3 del mondo, Aga Radwanska – che quest’anno è riuscita a portare a casa il solo trofeo di Sydney – dovrà vedersela con 3 delle “bombardiere” più agguerrite del circuito, una delle quali è niente meno che la regina della WTA, Serena Williams in persona. Girone all’apparenza proibitivo per lei ma dal pronostico molto molto labile visti gli stati di forma e di gioco di Kvitova e Kerber: soprattutto la seconda, durante tutto quest’anno che molti definivano quello della consacrazione, ha campato di rendita – ostacolata anche da infortuni occasionali – e non ha propriamente dimostrato di meritare questa qualificazione.
D’altra parte Petra Kvitova lascia intendere che il cambio riguardante il suo preparatore atletico la può aver seriamente rimessa in carreggiata per sviluppare tutto il suo potenziale tennistico che finora è sempre stato frenato da una condizione fisica alquanto scarsa. Se Petra è in giornata e in fiducia un match su cemento indoor contro Serena potrebbe veramente diventare una delle sfide imperdibili della stagione! Staremo a vedere.. Potrebbero essere proprio loro due a qualificarsi per le semifinali.
Serena Williams.. è Serena Williams: 10 titoli conquistati solo quest’anno, di cui due Slam: Roland Garros e US Open. Approfondiremo l’analisi del suo potenziale percorso verso la conferma del titolo dopo il Round Robin; escludendo catastrofi apocalittiche nelle quali Petra, Aga e Angy si trasformano in implacabili forme aliene vedremo sicuramente Serena accedere alla fase successiva.
Gruppo BIANCO più variegato dove il punto debole, purtroppo potrebbe essere, sulla carta, proprio la nostra Cichi nazionale, che si ritrova nello stesso girone di giocatrici del calibro e dell’esperienza di Na Li e Jankovic. Lasciamo per ora da parte Azarenka. Dopo un’impressionante quanto sfortunata prova agli Austrialian Open, l’ex vincitrice del Roland Garros ha fatto sapere a tutte le colleghe che nonostante abbia abbattuto il muro dei 30, può ancora fare lo stesso con qualsiasi di loro – fisico permettendo. E proprio il fisico, a causa del grave infortunio alla caviglia che le ha impedito di conquistare lo Slam australiano, l’ha costretta a tenersi lontana dai campi da gioco per buona parte della stagione e a poter carburare solo verso la fine, dove ha inanellato una tripletta di semifinali su cemento – Toronto, Cincinnati, US Open – che effettivamente è un biglietto da visita niente male.
Rush finale di stagione perfetto anche per JJ che dopo aver conquistato Bogota ad inizio anno, chiude in bellezza con la finale di Pechino contro Serena Williams: discorso similare a quello fatto per Kvitova. Se Jankovic è in giornata può essere una bella gatta da pelare ma il suo temperamento fumantino è sempre un contro da non dimenticare e fa di lei un grande punto interrogativo. Ora è il momento di richiamare in causa la testa di serie maggiore del gruppo, Vika Azarenka, che dopo la sconfitta in finale contro Serena allo US Open è praticamente sparita: non mettiamo in dubbio di certo la sua qualità tecnica ma non essendo in palla da parecchie settimane ormai forse qualche giocatrice del gruppo potrebbe approfittare di un’errata valutazione o di una partenza lenta per metterla seriamente in difficoltà. Più facile e probabile cercare il colpaccio nel Round Robin che durante le semifinali, in questo Azarenka sembra quasi la “Nadal” della situazione: più si va avanti in tabellone più la sua fame e la sua tenacia crescono.
Concludiamo infine con la nostra azzurra che di certo non pesca il girone più fortunato – molto meglio sarebbe stato avere Radwanska al posto della Li – ma tutto sommato la romagnola non deve assolutamente darsi per vinta in partenza perché se é vero che arriva al Master con delle statistiche sfavorevoli con le altre Top5, é altrettanto vero che la stagione regolare è finita e che lei è già riuscita a difendere l’incredibile annata che l’aveva vista arrivare dritta in finale al Roland Garros contro Maria Sharapova. L’anno scorso qui a Istanbul ha ottenuto una sola vittoria contro Sam Stosur pur partendo ugualmente da sfavorita e ha perso una battaglia all’ultimo sangue contro Aga dopo ben 3 ore e mezza di gioco! A nostro parere l’incontro con la Jankovic è decisamente alla sua portata e contro Azarenka e Li, per i motivi di cui sopra, beh…potrebbero esserci soprese inaspettate.