I soliti noti. Potrebbe essere questo il titolo di questo sabato di semifinali al China open. C'è Nadal, che approfitta della schiena capricciosa di Berdych per issarsi di nuovo al numero uno del ranking; c'è Nole, il re detronizzato, che batte il sempre altalenante Gasquet e proverà a guastare la festa al maiorchino. Per abdicare con onore, per prendersi una rivincita su chi sembrava perduto al grande tennis e invece gli ha portato via lo scettro.
Fra le fanciulle c'è sempre lei, Serenator, che quando sente profumo di finale non lascia niente alle avversarie di turno: ci han provato la Schiavone e la Kirilenko a metterla in difficoltà, in parte riuscendoci. Han raccolto le loro stesse macerie invece Wozniacki e Radwanska, asfaltate da una Williams devastante malgrado qualche acciacco fisico che l'han costretta anche a ricorrere all'aiuto della fisioterapista nel corso della partita di oggi. Ora la palla passa a Jelena Jankovic: riuscirà la serba, oggi vincitrice della Kvitova, a fermare la Numero Uno al mondo?
Il ritorno di Jelena - Con la Kvitova ci aveva sempre perso, Jelena Jankovic. Ma oggi, complice anche qualche acciacco fisico accusato dalla ceca (come da lei stesso dichiarato sul suo profilo Facebook, problemi alla schiena che fra l'altro l'han costretta al forfait nel prossimo torneo di Lienz), è riuscita finalmente a sfatare il tabù: 6-7, 6-1, 6-1 il punteggio finale per la serba ex numero uno al mondo. Un risultato importante per lei, che questo torneo l'aveva già vinto nel 2008 a spese della Kuznetsova, perchè le permette di tornare fra le prime dieci dopo essere precipitata fino al numero 20 della classifica.
Senza storia la partita fra Williams e Radwanska, con la polacca che ancora una volta si dimostra impotente di fronte allo strapotere della campionessa di Compton: del resto se in sette partita Agnieszka ha raccolto la miseria di un set, un motivo ci sarà. E non è certo da ricercare nella poca bravura della polacca, che è pur sempre la numero quattro del ranking. E' Serena che è ingiocabile e anche da zoppa riesce a incutere il giusto timore reverenziale a una Radwnaska che, invece di farla muovere, le da la possibilità di giocare da ferma e sprigionare del tutto la sua potenza. Finisce con un doppio 6-2, e con la vittoria 71 per Serena Williams che continua ad aggiornare il suo impressionante score stagionale.
11 i precedenti fra le due giocatrici, ormai veterane del circuito rosa: basti pensare che la loro prima sfida risale al 2004, a San Diego. Vinse Serena, che si sarebbe poi ripetuta in altre sei occasioni, mentre solo quattro volte la gloria ha arriso alla Jankovic.
Clasico - Sarà invece un classicissimo Nadal - Djokovic la finale maschile. I due si sono incrociati ben 37 volte in carriera, statistica che ne fa uno dei match più giocati della storia del tennis professionistico. Per accedere alla finale il serbo ha avuto la meglio agilmente sul talentuoso ma discontinuo Gasquet, che parte bene e si issa sul 3-1 nel primo set, prima di subire il ritorno del serbo che lo inchioda sul 6-4. Ancora più agevole il 6-2 con cui l'ormai ex numero uno al mondo si aggiudica il secondo parziale. Gasquet si consola con la palma del colpo del giorno: tweener in mezzo alle gambe per salvare un lob beffardo di Djokovic, e passante al bacio sulla successiva risposta del serbo. Una perla tutta da gustare!