A 31 anni, dopo aver conquistato 11 titoli nel circuito Atp ed aver raggiunto la terza posizione nella classifica mondiale nel 2006, David Nalbandian ha annunciato il suo ritito dall'attività agonistica. Alla base della sua decisione gravano i diversi problemi fisici che lo hanno colpito nel corso della carriera. "E' un giorno molto triste per me, il tennis è la mia vita ed è stato per molti anni il mio lavoro, ma in queste condizioni fisiche non posso più essere competitivo nel circuito". Queste sono state le parole dell'argentino in occasione di una conferenza stampa tenutasi per presentare un match di esibizione che vedrà protagonisti proprio Nalbandian e Rafael Nadal a novembre, in Argentina. Il 31enne lascia il mondo dello sport con il rimpianto di non aver conquistato la Coppa Davis e di non essere riuscito a vincere almeno un titolo dello Slam.
Dotato di un talento purissimo, Nalbandian era noto nel circuito Atp per il suo rovescio bimane e per la sua capacità di sapersi adattare a tutte le superfici. Professionista dal 2000 , Nalbandian ha raggiunto almeno la semifinale in tutti e quattro i tornei dello slam e la finale a Wimbledon nel 2002 (sconfitto da Hewitt 3-0). Nella semifinale degli Us Open del 2003 perse contro Andy Roddick una partita incredibile al quinto set dopo aver avuto un vantaggio di due set e dopo aver sprecato un match point. La vittoria più importante della sua carriera è stata sicuramente quella del Master di Shanghai contro Roger Federer ( 6-7 6-7 6-2 6-1 7-6) nel 2005.
Gli altri grandi successi sono arrivati nel 2007 a Parigi Bercy (contro Nadal) e a Madrid (contro Roger Federer). L'argentino è stato uno dei pochi giocatori a riuscire a mettere in difficoltà Nadal e Federer nei loro anni d'oro ed è stato uno dei pochi a riuscire a batterli entrambi per 2 volte nel corso dello stesso torneo (nel 2007 a Parigi Bercy e a Madrid). Il più grande rammarico della sua carriera è quello di non esser riuscito ad ottenere il massimo dal suo talento e soprattutto di non esser riuscito a contenere il suo carattere ribelle. In occasione della finale del 2012 al Queen's, David viene squalificato nel secondo set per aver dato un calcio (involontario probabilmente) ad un giudice di linea.
Nella conferenza stampa di addio non ha dato notizie precise sul suo futuro fuori dai campi ma ha detto: "Un giorno forse sarò il capitano di Coppa Davis, per me è un evento speciale, diverso da tutti gli altri; il più grande rimpianto della mia carriera è stato quello di aver vinto la Davis ".