Le ultime finali Slam hanno proposto una sostanziale alternanza tra Murray e Djokovic, con la sola eccezione di Nadal al Roland Garros. Ma non c'è da stupirsi, le vittorie di Rafa a Parigi sono come Natale al 25 di Dicembre, una certezza. I due tennisti classe 1987, nati ad una sola settimana di distanza, stanno prendendo il sopravvento sui due dominatori del tennis mondiale dell'ultimo decennio, Nadal appunto e Roger Federer. Questi ultimi si sono contesi la prima piazza del ranking ATP per varie stagioni fino all'exploit del serbo di Belgrado nel 2011, quando terminò la stagione con un record di 70 vittorie contro 6 sconfitte, conquistando gli Australian Open, Wimbledon e infine US Open, issandosi poi al primo posto della classifica. Da lì in poi ha ceduto lo scettro per un breve periodo a Federer, che dopo il canto del cigno di Wimbledon 2012, ha probabilmente abdicado in maniera definitiva.
Dal canto suo, l'ascesa di Murray è lenta ma costante, così come il declino di "Re Roger", mentre Nadal, dopo l'impresa di Parigi, ha palesato difficoltà imbarazzanti sull'erba di Wimbledon. Appunto, Wimbledon; proprio lì era finito il 2012 del maiorchino di Manacor, sconfitto al secondo turno dal bombardiere ceco Rosol, n. 100 al mondo. Poi, lo stop per i problemi al ginocchio, che lo costrinse a rinunciare ad Olimpiadi, Us Open ed Australian Open, oltre al crollo da n.2 ATP a n.5. E' tornato alla grande, con una cavalcata trionfale che lo ha portato a vincere ad Acapulco, San Paolo, Indian Wells, Barcellona, Madrid e Roma, prima di conquistare l'ottavo Roland Garros consecutivo. Rafa non è riuscito però a migliorare di molto la sua posizione ATP, salendo al quarto posto, alle spalle di Djokovic, Murray e la sorpresa Ferrer.
Durante l'assenza per infortunio di Nadal, lo scozzese Andy Murray è salito alla ribalta scrollandosi di dosso l'etichetta di eterno perdente nelle finali del Grande Slam, vincendo meritatamente a Flushing Meadows in finale su Djokovic. Sotto la guida tecnica del nuovo allenatore Ivan Lendl, lo "scotsman" è finalmente riuscito a scacciare i fantasmi di una carriera intera ed imporsi come seconda forza del seeding, anche grazie alla fresca vittoria nel giardino di casa di Wimbledon.
Adesso è chiaro come i rapporti di potere all'interno del circuito siano cambiati, e se prima gli atleti di riferimento erano Roger e Rafa, ora Andy e Novak sembrano destinati a relegare i due veterani a terza e quarta forza del seeding. Forse, è troppo presto per celebrare il funerale sportivo di Federer, e la speranza è che possa ancora battagliare per qualche stagione, anche se questo 2013 ha fatto crollare il morale dei suoi fan sotto i tacchi. Per quanto riguarda Nadal, tutto dipende dal suo fragile ginocchio, ma se il vero Nadal è quello visto da Febbraio a Maggio 2013, ci sarà da leccarsi i baffi, e con Murray e Djokovic sempre più in rampa di lancio, sarà spettacolo.