Mi rendo conto di essere banale, ma non sono riuscito ad evitare un riferimento alla famosa “prova del nove” per sintetizzare come Rafa Nadal non sia riuscito ad allungare la sua straordinaria striscia di otto vittorie consecutive in uno dei più tradizionali ed antichi appuntamenti del calendario internazionale, il torneo di Montecarlo.Era quasi inevitabile che il giocatore destinato ad interrompere la serie del campione spagnolo fosse lo stesso giocatore che lo aveva sostituito al primo posto della classifica del computer.
Spettava quasi di diritto a Novak Djokovic questo privilegio e non escludo che il serbo abbia alla fine deciso di giocare questo torneo, sciolte all’ultimo momento le riserve della vigilia, proprio per impedire al rivale di rinforzare quello che rimane comunque un record che non sarà facile per nessuno pareggiare o battere.L’inizio dell'incontro da parte di Djokovic era stato impressionante al punto che Nadal ha rischiato di perdere il primo set a zero, prima di riuscire ad arginare il dominio del suo avversario.
Lo spagnolo non è certo il tipo da accettare senza reagire una situazione di questo tipo, arrivava addirittura ad avere due break ed a servire per il secondo set, senza riuscire ad evitare il tie-break ed a cambiare il destino dell’incontro. Djokovic vince dunque il torneo e rinforza la sua leadershsip. Next stop (anche se il cammino è molto lungo) il Grande Slam. La pioggia, che aveva ritardato l’inizio degli incontri, non ha impedito la conclusione del torneo, ma di fatto ha rinviato di un giorno la definizione della finale della Fed Cup.
La nostra squadra aveva concluso in vantaggio per 2 a 0 la prima giornata, ma anche se i primi due singolari erano stati vinti molto facilmente non era il caso di sentirsi tranquilli. Il problema era rappresentato da Petra Kvitova, una giocatrice che può battere qualsiasi avversaria (non a caso ha vinto Wimbledon) ma non garantisce la vittoria anche negli incontri più facili. La Kvitova aveva vinto 4 volte su 4 incontri con la Errani quindi ci stava che potesse farlo un’altra volta, com’è infatti avvenuto.