F1, Tost per il motore unico
Franz Tost , team principal Toro Rosso

Franz Tost non digerisce proprio il sistema dei token, studiato per contenere i costi tramite la regolamentazione dello sviluppo delle power unit 2015.

A distanza di poco tempo, il  team principal Toro Rosso è tornato a ribadire il proprio scetticismo per le regole attuali, che impediscono una competizione aperta a danno dello spettacolo. “Gli appassionati – ha dichiarato a Autosport - vogliono vedere delle battaglie in pista, bei sorpassi e diversi team in grado di lottare per il titolo”.

Tost punta il dito contro le limitazioni al libero sviluppo dei motori, responsabili in massima parte di mantenere inalterato lo status quo in pista: “Con i nostri regolamenti, per i motoristi non è possibile sviluppare i propulsori come meglio credono e quindi, con un costruttore così avanti rispetto alla concorrenza, non sarà mai possibile giungere in una situazione di equilibrio”.

Quale, dunque, la soluzione per tornare a corse più incerte? “La parità tra i motori è a mio avviso la chiave per garantire delle gare interessanti, - ha proseguito Tost - perché se Mercedes, Ferrari, Red Bull, Mclaren o chiunque altro lottassero contemporaneamente per il titolo, allora le persone sarebbero portate a seguire la Formula 1. Adesso, invece, molti non sono interessati perché conoscono i risultati già in anticipo. Dunque, per me la soluzione dovrebbe essere semplicemente la libertà nello sviluppo dei motori”.

Una polemica che, negli anni, a dire il vero, si è ripetuta ciclicamente, ogni qual volta una scuderia fosse riuscita a divenire tanto dominante da uccidere gare e spettacolo. E’ successo a Ferrari e Red Bull, protagoniste di cicli lunghi e vincenti con Schumacher e Vettel. Adesso, invece, tocca a Mercedes assistere alle lamentele dei rivali.

Il boss della Toro Rosso si impunta anche sul contenimento dei costi, accusando il sistema dei token di ottenere l’effetto opposto allo scopo per cui è stato introdotto: “Se ti trovi davanti a tutti, vuol dire che hai già speso molti soldi. – ha spiegato - Se invece devi inseguire, i soldi devi spenderli in corso d’opera ma è molto più difficile spendere bene a causa delle restrizioni regolamentari. I motoristi che cercano di recuperare terreno sono costretti a studiare delle strade alternative per ottenere un miglioramento nelle prestazioni, e questo può diventare davvero molto dispendioso”.

Allora, cosa aiuterebbe a rendere la F1 più spettacolare e sostenibile? “Personalmente preferirei che ci fosse un motore uguale per tutti, ma a quel punto perderemmo dei costruttori e non sono sicuro che questo sarebbe un bene per l’immagine della Formula 1. Dunque mi auguro che altri motoristi possano decidere di entrare nel circus, ma deve essere data loro la possibilità di chiudere il gap con la power unit dominante. E questo, con le attuali regole, non è affatto possibile”.

Dunque maggiore libertà progettuale e di sviluppo, col rischio di concedere a Mercedes una chance ulteriore di allungo: “E’ vero, ma tutti gli altri avrebbero comunque la possibilità di raggiungerli, prima o poi…

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