Bellissima gara quella che portiamo via da Austin. Nella terra dei rodeo, Bastianini mette a segno un capolavoro e bissa il Qatar mettendo in piedi lo stesso tipo di gara. Intelligente e spietato e Fausto da lassù deve solo sorridere per il suo ragazzo fatto in casa. Secondo un Rins stratosferico che fa davvero volare la Suzuki e se stesso su una pista che ama. Terzo Miller che paga solo quel finale non perfetto e quinto Bagnaia che mette il secondo tassello dopo l'Argentina.
Ma la notizia rimane la crisi di una Yamaha lenta che sembra non volere e non potere avere il passo delle prime: Quartararo fatica per tutta la gara e lasciamo stare le ombre su Morbidelli e Dovizioso. Calo vistoso della Pramac con Zarco e Martin che sono parsi non avercene, ma lascia senza parole Marquez.
Lo spagnolo parte con un netto svantaggio di una moto che rimane bloccata in partenza e poi, a furia di giri veloci su giri veloci, rimonta fino al sesto posto una gara che sembrava essersi davvero compromessa. Il Marc Marquez che conosciamo e che, forse, ha chiuso il conto con la pista che lo aveva visto protagonista dell'ultimo brutto infortunio. Italia protagonista nelle moto: Bastianini torna a dominare una Gp che sembra voler provare a fare sua, Vietti continua a tenere in Moto2 e si risveglia Arbolino e Foggia leader della Moto3.
Ducati protagonista anche in Superpole Race e in gara due della SBK ad Aragon con Bautista grande trascinatore nel duello con Rea e con Kawasaki che prova a tornare e, anche in SBK, crollo Yamaha evidente con difficoltà per Razgatlioglu.