Bravo e fortunato il caro Marquez che approfitta di una serie fortunata di circostanze in una gara davvero pazza e ai limiti del normale. Nella città della sana follia delle opere di Gaudì, domina lo spagnolo gestendo una gara partita tra mille difficoltà. Bravo il numero 93 a continuare la sua guida lineare e pulita, formando sempre di più una cosa sola con la sua moto sottomessa e ubbidiente alla volontà del pilota. Marquez è talento e lo abbiamo più volte detto, è spavaldo e aiutato da una fortuna davvero sfacciata. Infatti in testa alla gara si era trovato un molto positivo Dovizioso e un Vinales che era partito bene e stava facendo per la prima volta in stagione una buonissima gara da subito.
Lorenzo era la vera rivelazione delle prime curve: aggressivo e veloce come mai in questa stagione, era sembrato tornare il pilota campione del mondo che lui stesso va decantando più volte e lo stesso Rossi stava osservando la gara da una posizione dietro, ma in ppieno controllo di una moto che rispondeva bene. Ma con Lorenzo nulla deve essere mai dato per scontato: secondo giro, Marquez sorpassa Dovizioso al pelo per un finire in uno strike degno delle migliori piste da bowling. Il 99 tocca Vinales che scivola colpendo Dovizioso e Rossi salta sulla moto di Jorge, ma non tiene equilibrio e casca. Lorenzo fa un enorme favore a Marquez ( e il dubbio di un accordo tra i due sorge spontaneo dopo le polemiche nel box) e porta Marc a vincere in solitaria. Lorenzo, a Sky, si dice dispiaciuto per gli altri, ma la domanda è: come si fa ad entrare così scomposto?
Se ti vanti di essere un pilota campione del Mondo, lo devi dimostrare in pista e avevi tutto il tempo di controllare la moto e drizzarla senza fare versione bowling. Secondo un ottimo Quartararo: il giovane francese guida bene, tiene a bada Petrucci e Rins in modo perfetto e si conferma una bella stellina nascente che, dalla prossima stagione, potrebbe dare fastidio a Marquez. Terzo il nostro Petrucci: Danilo è bravo a tenere Rins e a resistere ai suoi attacchi e riesce a sfruttare bene l'errore del pilota della Suzuki e a prendere un terzo posto fondamentale per la Ducati. Quarto Rins: il suo errore e il suo lungo gli costano un podio alla sua portata, una gara ben guidata e aggressiva. Quinto un ottimo Miller e sesto bravissimo Mir: il rookie compie e mette in scena una delle sue gare migliori, marcando una prestazione maiuscola e da vero pilota giovane ma educato sulla pista. Settima la KTM di Pol Espargaro, mentre il fratello Aleix si ritira con l'Aprilia per un contatto con Smith e un dolore forte al ginocchio.
Ottava una bella prova di Nakagami, nono Rabat e decimo Zarco nella battaglia degli altri e undicesimo Iannone. Giornata di cadute per Bagnaia e Morbidelli, così come Cruchtlow che cade verso la fine della gara. Marquez vince e allunga nel Mondiale sui concorrenti, ma la follia o la pazzia scegliete voi di Lorenzo sarebbe da ufficio inchieste, in quanto si vero che è una gara e ognuno pensa a se stesso, ma al secondo giro poteva evitare di tentare quel sorpasso kamikaze.