Il Gp di Spagna in terra catalana di Barcellona si dimostra interessante e fa vedere subito una bella Mercedes. Prima della bandiera rossa a settanta secondi dalla fine per incidente a Stroll, la classifica vede Bottas con il miglior tempo in 1:17:951 e per la prima volta la monoposto tedesca si piazza davanti alle Rosse nelle libere. Le Ferrari fanno vedere delle cose buone (ma nelle libere non è una notizia) e trovano il secondo tempo con Vettel a 115 millesimi di ritardo e terzo LeClerc staccato di 221 millesimi.

Le due Rosse con il cavallino sembrano non vicinissime alla Mercedes del finlandese, ma potrebbe essere una tattica interessante per non scoprire le carte anzitempo. Solo quarto Hamilton, staccato di 624 millesimi, ma attenzione  a dirlo fuori: il Venerdì del campione del mondo è sempre in versione coperto da tutto e tutti. Quinto tempo per la Haas di Grosjean, bella sorpresa della mattinata e per nulla attesa, sesto tempo per Sainz con una McLaren che dimostra sempre più spesso di aver ritrovato potenza, macchina e voglia di essere competitiva e aumenta il rimpianto di non vederla guidare ad Alonso. Settimo posto per Magnussen, il quale complta il capolavoro Haas con due monoposto nella top ten. Ottavo Gasly con la RedBull che deve vedere Verstappen solo dodicesimo. Kvyat chiude la sessione con il nono tempo e una bella Toro Rosso e decimo Hulkenberg con la Renault, seguito dal compagno Ricciardo. Una prima sessione molto interessante, molto usata la gomma rossa da qualifica (unico dei top che non l'ha provata Verstappen), pochi giri delle monoposto in generale e una seconda sessione che darà dati su cui aprire delle idee di gara e di qualifica in previsione.