La SBK sbarca in Europa su un circuito bellissimo e storico come quello di Aragon. Arrivavamo con mille domande su quanto la Ducati potesse dare effettivamente sulle piste europee e gara uno spagnola non delude nessun tipo di attesa.
Bautista si prende la pole e la gara uno, dominando la partenza e lo scatto e sparendo da solo in testa. Il pilota con il 19 in carena non viene mai attaccato e anzi approfitta della bagarre dietro di lui per staccare tutti e piazza il record della pista in 1:49:775. Il giro veloce era intatto dal 2016 e lo aveva messo a referto Davies, ma Bautista è arrivato in SBK per dimostrare di essere un pilota da MotoGP. La sua guida perfetta, traiettorie pulite e senza errori e mai sforzando la moto dimostrano il talento e la classe di un pilota di un'altra categoria.
Quindici i secondi di vantaggio su Rea, di nuovo secondo e abbonato a questo piazzamento, in una ottima gara guidata dal campione del mondo. Aragon non è la sua pista, decimo in griglia, rientra bene e da protagonista e spinge la sua Kawasaki fino al limite nella lotta con Davies e Lowes. Qualche errore di troppo lo rallentaparecchio e costretto alla lotta, ma vanno fatti gli onori al terzo classificato Davies, il quale mostradi essere un altro tipo di pilota da quello brutto e incostante visto in Australia e in Thailandia.
Quarto un positivo Lowes, il quale poteva sicuramente essere a podio, ma autore di un contatto con laverty da investigazione, con il secondo caduto a una curva dal termine con grande rammarico. Quinto Sykes, crollato nella seconda parte di gara, prende dei sorpassi assolutamente evitabili, ma occhio al pilota britannico in gara due potrebbe essere una bella sorpresa. Sesto continua la crescita di Van Der Mark, il quale si dimostra pilota interessante e che mette in chiaro una Yamaha GRT tornata a ottimi livelli.
Settimo Cortese, partito dalla seconda casella, ma crollato già nei primi giri e non regge il passo dei piloti davanti. Ottavo e in rimonta il turco Razgatlioglu, bravissimo a risalire e a non pensare troppo alla gara degli altri ma solo alla sua. Nono un Haslam, colto da dubbi improvvisi e da malessere dopo le belle prove tra Australia e Buriram. Decimo un ottimo Torres, nella sua prima top ten in SBK.
Solo dodicesimo e lontano Melandri, mentre ennesima caduta per DelBianco. La domanda rimane su chi sarà in grado di fermare Bautista in questa stagione: compito davvero duro e impossibile con una Ducati V4 che vola e che sembra non avere rivali.