Altro colpo al mondiale, e stavolta arriva in qualifica: giro strepitoso di Lewis Hamilton in condizioni difficilissime ed ennesima pole position, mentre la Ferrari annaspa in una strategia ancora una volta discutibile e spreca la possibilità del giro buono, relegando Vettel al nono posto e mettendo - forse - la parola fine su questa stagione. Il muretto rosso infatti decide di iniziare la Q3 con gomme intermedie, mentre il resto del gruppo parte con le supersoft: una volta compreso l'errore e cambiata la mescola, la pioggia ormai si infittisce e le Mercedes diventano imprendibili. Prima fila argento e gara da ribaltare in qualche modo per la Ferrari, che vede allontanarsi sempre di più il sogno iridato.
Nella prima parte della Q1 è subito battaglia sia nelle retrovie che tra i big, scesi subito in pista per evitare l'incognita pioggia. Vettel fa le prove generali viaggiando sull'1.29, abbassato poi da Lewis Hamilton che fa 1.28.702. Dietro gira bene Leclerc che guadagna subito rispetto agli avversari diretti, fanno fatica le McLaren e le Williams, con le Toro Rosso appese a un filo. Quando però mancano 10 minuti al termine la sessione viene bruscamente interrotta dall'incidente di Ericsson alla curva 7, lo svedese perde il controllo della sua Alfa-Sauber e finisce rovinosamente a muro costringendo i commissari ad esporre la bandiera rossa.
Al rientro la lotta si fa serrata, mentre iniziano a cadere le prime goccioline di pioggia: Leclerc si mette definitivamente al sicuro col sesto tempo, così come Gasly che piazza un gran giro finale e si salva pur con qualche patema iniziale. Per il rotto della cuffia trovano la Q2 anche il compagno di squadra Hartley e Lance Stroll, i quali mandano sorprendentemente fuori Nico Hulkemberg: si salva invece, con non pochi problemi, Carlos Sainz. Eliminate anche le due McLaren e Sirotkin, oltre ovviamente ad Ericsson.
Con l'incombente rischio pioggia, in Q2 sono proprio i big ad uscire al semaforo verde: Hamilton fa 1.28 netto, abbassato di qualche centesimo da Valtteri Bottas, mentre Vettel perde circa 3 decimi dalle Mercedes. Finisce subito invece la sessione di Ricciardo, ancora una volta per problemi alla Power Unit. La prima tornata di giri vede Gasly ed Hartley in zona limite, davanti a Leclerc, Magnussen, Sainz, Stroll e il già eliminato Ricciardo. Quando i piloti a rischio tornano in pista, a circa 4 minuti dalla fine, la pioggia ha purtroppo già fatto il suo dovere: Magnussen e Leclerc ci provano comunque, col solo rischio di girarsi (il monegasco ci va davvero vicino) e rovinare la vettura, e sono costretti ad arrendersi.
Al via della Q3 le vetture scendono in pista con gomme da asciutto, tranne le Ferrari che provano le intermedie ma sono costrette subito a rientrare per montare le supersoft, buttando probabilmente il giro bono. Hamilton è strepitoso e fa 1.27.760 con Bottas segue a 3 decimi, Verstappen perde 1.2 secondi, Raikkonen addirittura 1.7 mentre Vettel arriva ormai con pista bagnata e con un errore rovina il giro. La pioggia ormai è sempre più fitta e ogni tentativo di far segnare un tempo da qualifica è vano: il tedesco della Ferrari è soltanto nono, e vede davanti a sé una gara durissima. Pole position quindi per Hamilton e prima fila Mercedes, seconda fila per Verstappen e Raikkonen, poi Grosjean, Hartley, Gasly, Ocon, Vettel e Perez a chiudere la top 10.