"Se Dovizioso non fosse caduto in Francia e in Spagna (due volte), se Lorenzo non si fosse ritirato in Qatar, in Spagna e a San Marino". Tanti pezzi di un puzzle hanno e stanno condizionando una stagione da 9 in pagella per la Ducati. In quel di Misano, nel tredicesimo appuntamento stagionale della MotoGP, Dovizioso ha centrato il suo terzo successo stagionale dopo l'acuto del Qatar e la prova di forza in Repubblica Ceca. Tre successi come Lorenzo e due in meno di Marquez che però, quando mancano sei gare alla fine, sta viaggiando spedito verso il suo settimo titolo Mondiale, il quinto in MotoGP.
Gioie e rimpianti per la Ducati che, in questa stagione, ha migliorato (e non di poco) la creatura del 2017 progettando una moto capace di essere veloce e costante in tutti i circuiti. Le gioie sono arrivate, fino ad ora, dai sei successi che si sono divisi equamente Lorenzo e Dovizioso mentre i rimpianti arrivano dalle cadute e dalle carambole, da rapporti idilliaci sbocciati tardi e da quegli errori che avrebbero potuto evitare una fuga cosi netta del numero 93 della Honda. Rimettere le lancette del tempo indietro, soprattutto in questo sport, è da romantici sognatori ma se dovessimo stilare una mini-classifica, dal Gran Premio d'Italia in poi, Marquez sarebbe sempre in testa con 126 punti, seconda e terza posizione per i piloti Ducati con Lorenzo a 114 punti e Dovizioso 108.
Una classifica completamente diversa da quella che oggi vede lo spagnolo della Honda in fuga con 67 punti di vantaggio nei confronti di Dovizioso e 91 ai danni di Lorenzo (quarto nella classifica generale dietro Rossi) che, ieri, è caduto sul più bello. Un boccone amaro da digerire visto che la Ducati è il punto di riferimento in questo momento mentre dall'altra parte c'è un fenomeno, l'unico che riesce a lottare ad armi pari con le due creature di Borgo Panigale. Lo confermano gli ultimi Gran Premi: nelle ultime tre uscite, infatti, Marquez è andato tre volte a podio con due secondi posti e una terza posizione, Lorenzo è andato due volte a podio con un secondo posto ed una vittoria (Austria) mentre Dovizioso è salito sul podio tre volte con due successi (Repubblica Ceca e San Marino) ed un terzo posto.
Col senno di poi sarebbe stato tutto diverso e tutto legato a quel filo sottile che caratterizza da sempre questo magnifico sport ma, ad oggi, resta la fuga di Marquez e quella gioia Rossa che si mescola ai tanti rimpianti.