Eccola la zampata del fenomeno. Nelle seconde libere della classse regina sotto la pioggia, il 93 con la moto arancione ci delizia con un' altra delle sue belle figure. Marquez piazza la sua moto davanti con il tempo di 1:33:995 dimostrando, qualora ci fosse ancora bisogno, il motivo per cui lui domina in questo mondiale.

Seconda l'Aprilia di Scott Redding, la quale timbra un tempo incredibile di 1:34:538, considerando le mille difficoltà della moto tricolore. La Ducati si piazza terza con il suo team satellite Pramac e con un super Petrucci in 1:34:981. Il pilota italiano si conferma molto interessante e veloce su pista bagnata, ma per chi lo segue da tempo non è una novità. Petrux e la pioggia è un binomio perfetto da molto tempo. Quarto un Lorenzo non male, che conferma che sta nascendo Gp dopo Gp il feeling sulla Ducati e che il matrimonio tra lo spagnolo e la moto di Borgo Panigale poteva esser molto idilliaco. Sprofondo rosso per Dovizioso, dopo la prima posizione nella mattinata, solo quinto nella sessione pomeridiana. Bene il lavoro KTM nella persona di Smith settimo, che sistema il suo modo di guidare dopo l'incidente di Brno. La Suzuki c'è a metà con l'ottimo settimo posto di Rins, ma un Andrea Iannone solo undicesimo e in netta difficoltà. Ottavo un altro pilota da bagnato come Miller, che conferma il lavoro meticoloso e puntuale nel team Pramac.

Nona la Honda di Cruchtlow, il quale sembra tornato quello più bello di inizio stagione. Decimo Rossi e ventesimo Vinales. La Yamaha non è pervenuta nel Venerdì austriaco ed è ben lontana dalle migliorie chieste a gran voce dal 46. Il weekend delle blu giapponesi sembra essere molto complesso. Tredicesimo un ottimo Morbidelli. Il rookie italiano, campione del mondo in carica Moto2, sta crescendo e imparando davvero bene. Quindicesimo Zarco che conferma la Yamaha assente e in crisi. Ultimo, invece, Pedrosa. Domani qualifiche, nonostante sembri un duello tra Honda e Ducati con una Yamaha per nulla competitiva e lontana da tutti.