Nel weekend che sta per arrivare ma MotoGP fa tappa in Austria per il decimo appuntamento stagionale. Pista ostica, sulla carta, per la Yamaha e per Valentino Rossi che qui, nelle due edizioni precedenti, ha comunque ottenuto un quarto e un settimo posto. Il Dottore, in conferenza stampa, presenta così l'appuntamento austriaco: "Qui, sulla carta, è la pista peggiore o una delle due o tre peggiori dell'anno per noi, però dobbiamo cercare di rimanere concentrati e di non buttarci giù, anche perché sulla carta è un conto, ma poi in gara può succedere di tutto. L'anno scorso è stata una delle gare più brutte dell'anno, perché ho proprio fatto una gran fatica, però due anni fa eravamo andati forte, perché io e Lorenzo siamo arrivati vicini alle Ducati. Purtroppo qui non sono mai salito sul podio, ma vediamo".

Poi, spazio, ai soliti problemi della Yamaha che in Repubblica Ceca hanno penalizzato ancora una volta il 46: "Diciamo che non siamo in un momento tecnico indimenticabile, ma bisogna essere bravi a tenere duro. In campionato sono secondo, che è una posizione importante. Secondo me stiamo facendo bene anche con la squadra, ma dobbiamo aspettare qualche aiuto dal Giappone e non è facile. A Brno abbiamo lavorato nei test di lunedì e lo abbiamo fatto nei punti giusti, però per migliorare non è così facile, anche se ci speriamo perché il campionato è ancora lunghissimo. La nostra moto è bella da guidare quest'anno e io mi diverto quando faccio le gare. Riesco a guidare preciso, riesco ad entrare in curva forte. Se sistemiamo l'accelerazione credo che possiamo fare davvero bene".

Rossi, poi, analizza nel dettaglio i problemi legati alla Yamaha in vista, anche, del prossimo futuro: "Io spero che la situazione migliori già quest'anno, perché la Yamaha ha sempre fatto nella sua storia un'evoluzione con piccoli passi, quindi non mi aspetto delle grandi novità. Bisogna capire quanta voglia di vincere ha la Yamaha e quanto impegno ci vuole mettere per tornare alla vittoria, ma soprattutto quanti soldi vuole spendere. Mi sembra che Honda e Ducati abbiano speso di più di noi nell'ultimo periodo, come test team, come persone che lavorano sull'elettronica. E infatti sono meglio. A me piacerebbe che la Yamaha si impegnasse al 100%, perché io penso che non gli manchino il budget e le persone valide. In questa situazione ci vogliono delle persone che si prendono delle responsabilità, altrimenti continueremo a vivacchiare".

Le previsioni per domenica indicano possibilità di pioggia, non proprio un'ancora di salvataggio per la Scuderia giapponese: "L'anno scorso per noi la pioggia era un incubo perché la moto era inguidabile e tutte le volte che provavi ad andare un po' più forte cadevi. Però io credo e spero che la moto di quest'anno sia meglio sul bagnato, perché funziona meglio meccanicamente. Però io preferirei correre sull'asciutto, perché credo che con il bagnato i nostri limiti in accelerazione rispetto ad Honda e Ducati sarebbero ancora peggio. Non spero che l'acqua ci possa salvare ed aiutarci a vincere. Poi se fosse anche 'flag to flag' non è esattamente il mio campo".