Quarantottore ore fa era sul gradino più alto del podio a festeggiare il secondo successo stagionale dopo il Qatar. Andrea Dovizioso, vincitore del Gran Premio della Repubblica Ceca, guarda già avanti visto che domenica si correrà in Austria: "Mi aspetto più moto vicine a noi, Marc sarà particolarmente forte, lo scorso anno si era giocato la vittoria fino all'ultima curva e aveva un motore meno potente dell’attuale. Penso che anche le Yamaha  possano essere competitive, ma lo credevo anche per Brno e poi non è successo. Questo significa che anche per noi piloti è difficile fare previsioni".

Il forlivese, poi, prosegue analizzando la stagione in corso: "Il campionato non è un’ossessione e in questo momento non siamo concentrati su quel punto, ma sul migliorare alcuni piccoli aspetti della Desmosedici. Ogni moto ha pregi e difetti e non sempre si riesce a vederli dall'esterno, noi abbiamo una buonissima base ma per competere contro Marquez e la Honda devi essere completamente a posto. Soprattutto perché ci sono tanti punti da recuperare, noi siamo veloci su tutte le piste, probabilmente potremo giocarci il podio in ogni gara, ma potrebbe non bastare".

E su Marquez aggiunge: "Gli abbiamo dato un bel segnale. Lui, dopo lo scorso anno, ha una certa considerazione di me e il fatto che anche Jorge gli sia arrivato davanti è ancora più importante. Lo hanno messo in crisi due moto uguali. Sta facendo esperienza, oltre a vincere i Mondiali. Sa che non si può sempre stravincere e ieri ha capito che si sarebbe dovuto prendere troppi rischi per farlo. È stato intelligente. Marc è sempre se stesso, a volte l’istinto viene fuori ma lui sa che questo è un suo punto debole. Combatte continuamente contro questo istinto, a volte gli è difficile trattenersi".

Infine una battuta circa un possibile Gran Premio del Messico a partire dalla prossima stagione: "Guardando il circuito sulla carta, nessun pilota era molto convinto. Il problema sono i muri molto vicini, abbiamo raggiunto un buono standard di sicurezza nelle piste e dobbiamo pensarci bene prima di abbassarlo. Se veramente si andasse là a correre servirebbe un test, anche solo con moto stradali, per capire tutti i dettagli. Sicuramente ci sarebbero dei cambiamenti da fare".