Una Moto2 davvero bella già dalla partenza. Tre italiani in prima fila che partono subito molto bene. Curva dopo curva sembrano poter tenere ritmo fino al fatidico momento negativo: Pasini e Bagnaia si toccano, rischiando di tirare in mezzo l'innocente Marini che si leva in tempo, mentre Paso cade ed esce di scena. Pecco tiene la moto in equilibrio sia sulla ghiaia sia sull'erba, facendo un po' di motocross rientra in pista, ma deve ricostruire la gara dalla posizione 26.
Nel frattempo, il grande protagonista è Mir, che risale la china e le posizioni e inizia a lottare per il podio con Marini in un duello che dura fino al traguardo. Binder, compagno di Oliveira in KTM, decide di mettersi a godere la sfida da vicino e ne entra come protagonista assoluto, vincendo la gara. Mir si deve accontentare di un ottimo e super secondo posto, con Marini terzo, che corona un ottimo weekend da protagonista. Bagnaia rimane leader del mondiale, sfruttando la dodicesima posizione molto importante in gara. Oliveira, invece, si conferma animale da gara e chiude quarto, dopo tutte le difficoltà avute. Il portoghese accorcia sul pilota italiano nel mondiale che torna ad essere bellissimo, dopo la vittoria di Pecco con allungo di Assen.
Pista che si rende protagonista di cadute italiane in terra tedesca: Baldassarri perde l'anteriore e la moto lo fa finire a terra. La caduta di Pasini per una scivolata compromette una gara che poteva essere molto positiva per lui. Continua la crisi di Alex Marquez, autore di una prestazione molto lontana dai suoi standard e dalle sue possibilitá, nonostante un buon inizio che prometteva meglio. Buona prova di Schrotter, pilota che può confermarsi una bella sorpresa di questa stagione della classe intermedia. Una Moto2 davvero viva e parecchio interessante, con un mondiale ancora de decidere e da vivere.