I tatuaggi che ricoprono il corpo di Hamilton sono ben visibili e lui li mostra spesso anche su tutti i social come una rock star, ma anche Fernando Alonso ne ha uno e neanche tanto piccolo che occupa mezza schiena: un samurai seduto in meditazione con tanto di spada.
Ecco appunto lo spirito del guerriero, quello che non molla mai fino alla fine, quello che sembra tranquillo, ma dentro ha una tigre intrappolata che ruggisce: cosi si può descrivere l'Alonso di questi tempi. Che lo si odi o lo si ami non si può negare che Fernando ad ogni Gp dia l'anima, combattendo contro una McLaren deludente che non vede nessun miglioramento all'orizzonte. Un pilota normale avrebbe già mollato la spugna godendosi i soldi, tanti, cercando di salvare la faccia, ma lui no, sta li a macinare giro dopo giro a combattere contro chi da lui impara e impara tanto.
Alonso sta surclassando il compagno di squadra Vandoorne presentato come una stella nascente dopo il dominio in Gp2, ma guardando le statistiche solo un signor Lewis Hamilton gli ha dato problemi come compagno di team. A Silverstone è andato in atto l'ennesimo miracolo di San Fernando da Oviedo perché quell'ottavo prezioso posto arpionato nell'ultimo giro è frutto solo e unicamente dello spagnolo non certo di una solida macchina. Ogni appassionato spera nel miracolo, spera che venga data a questo signor pilota una macchina almeno decente per farci divertire, perché li davanti con quei 4 che si davano battaglia ve lo immaginate come sarebbe stato avere anche un samurai?