Ebbene sì, Jorge Lorenzo è tornato. L' uomo dalle traiettorie e linee perfette, quasi al limite, è tra noi. Jorge versione pilota, quello che sembrava che era stato nascosto dal suo gemello brutto. Il pilota spagnolo è rinato in 2 circuiti diversi, ma simili. Due gran premi che esaltano il pilota perfetto. Lorenzo lo è stato, ha guidato con leggerezza e con spirito di rivalsa, ha fatto fare alla moto italiana la sua guida, l' ha domata di fatto. Jorge non era mai parso sicuro sulla Rossa a 2 ruote, ma da 2 gare lo sta diventando.
Forse cambierà sella troppo presto (nel 2019 sarà in HRC) perché mai, come questa volta, può dire la sua. Può tornare ad essere il pilota che avevamo dimenticato dopo il mondiale da lui vinto. La lotta in casa Ducati è aperta ( stessi punti tra lui e Dovizioso), ma mai come adesso lo si può vedere favorito. La scelta azzardata di ieri, doppia morbida per 24 giri con pista rovente, ha dimostrato che, se vuole, lui la moto la fa danzare e non la stressa per nulla. La scelta delle gomme, che aveva fatto ingolosire Marquez ( credeva nel degrado della morbida di Jorge), ha fatto ricredere tutti, Marquez in primis, sul pilota Ducati.
Lui che, se avesse guidato come sa fare e come ha fatto vedere, avrebbe potuto fare altri dieci giri sulle stesse gomme. Il Mugello poteva essere un caso, una meteora di vittoria nel firmamento della stagione mondiale, Montmelò, invece, è la conferma. Quella piacevole che il mondiale ha ritrovato uno dei suoi protagonisti, quello più attaccato e criticato, ma che, quando cala la visiera e mette il casco, ha ritrovato la voglia di adrenalina e di brivido della vita al limite della MotoGP.
Jorge vuole essere competitivo, vuole risposte da se stesso, vuole dare rimpianti ai Ducatisti e allo stesso team, vuole la sua "vendetta" sportiva. Ieri, ha spinto, ha martellato e ha dato 4 secondi al campione del mondo in carica della Honda, che di linee e di perfezione di guida qualcosa sa. Magari è tardi per credere nel mondiale ( anche se nulla è perduto), ma questo Lorenzo può essere il pilota che conosciamo e può confermare davvero, una volta per tutte, di essere tornato in maniera definitiva.