Cancellare il Mugello. E' questo l'obiettivo primario di Marc Marquez che si presenta a Barcellona in in testa alla classifica con 23 punti di vantaggio nei confronti di Valentino Rossi. Lo spagnolo, in conferenza stampa, analizza cosi l'ultimo Gran Premio: "Il Mugello è stato un fine settimana davvero complicato. Sapevamo che avremmo avuto problemi, ma non in quel modo. Nel corso del warm-up eravamo ancora veloci, ma nel pomeriggio tutto è cambiato, e abbiamo faticato soprattutto con la gomma anteriore. Nel mio caso non ho gestito le cose nel modo giusto e ho concluso con un errore pesante".
Adesso, però, testa solo a Barcellona: "Al Montmelò abbiamo da poco svolto dei test importanti, nei quali ci siamo dimostrati veloci e costanti. A livello di conformazione della pista, però, non si tratta di una delle migliori per noi, anche se nel mio caso ho conquistato diversi podi ed anche un successo nel 2014. Per noi spagnoli è il tracciato di casa, per cui non vedo l’ora di iniziare a correre". Poi, spazio al mercato con l'annuncio di Lorenzo alla Honda a partire dal 2019: "Senza dubbio un grande cambiamento. Se ne va un campione come Dani Pedrosa, con il quale ho corso per tanti anni e dal quale ho imparato davvero tanto nei primi anni. Ora si apre una nuova era con Jorge Lorenzo, un altro grande pilota. Per me sarà una bella sfida e cercherò di imparare anche dal suo stile di guida. Il team ha lavorato per il meglio e ne sono contento".
Infine una battuta su un ipotetico futuro in Formula 1: "Credo che quando ho scelto le due ruote tanto tempo fa abbia fatto la scelta giusta. Sicuramente è stato bello girare al Red Bull Ring, ma una cosa è disputare un test da solo, un’altra è pensare di correre a Montecarlo. Sarebbe davvero complicatissimo. Guidare una Formula Uno è davvero pericoloso e difficile, anche a livello di collo e gambe quando si arriva in frenata. So che Helmut Marko e Mark Webber hanno voluto scherzare su un mio possibile futuro in quella categoria, ma sono solo battute. Io penso solamente alla MotoGP", chiude così lo spagnolo.