Dopo gli scivoloni in Francia in Spagna Dovizioso, due settimane fa, è tornato sul podio centrando la seconda posizione del Gran Premio d'Italia dietro a Lorenzo. Barcellona, dunque, rappresenta un nuovo inizio per Dovi che non vuole più perdere punti per strada: "Sono stati buttati via punti sia Jerez che a Le Mans, in due modi diversi, ma ci saremmo giocati la prima o la seconda posizione", afferma l'ex Honda. I punti sono già stati buttati, la realtà dei fatti però è quella arrivata al Mugello: secondo me Marc e Honda stanno confermando di essere particolarmente in forma e ci sono sempre, ma nelle ultime tre gare siamo stati noi quelli più costantemente veloci. E’ un dato importante per il resto del campionato, anche se non si ottengono punti. Però mi fa partire fiducioso, anche se consapevole, come tutti i piloti, di essere in una pista particolarmente complicata, sia per il disegno della pista che per l’asfalto nuovo".
Poi spazio al mercato con Lorenzo che, a partire dalla prossima stagione, sbarcherà in Honda per affiancare Marquez: "Sono contentissimo, non vedo l’ora di vederlo. Lorenzo in HRC con una moto particolare che ha le sue caratteristiche, diverse da quelle che ha usato fino adesso, e con un compagno come Márquez: è un cambiamento boom ma interessante per tutto il campionato. Non abbiamo avuto problemi in casa io e Jorge, ma Ducati, investendo tanto su di lui, ci si è dedicata tanto e quindi si poteva lavorare in modo diverso. Ci siamo giocati il campionato l'anno scorso, quindi non possiamo dire che non abbiamo lavorato bene, però quando fai un investimento così importante è normale che il lavoro ne venga condizionato".
L'anno prossimo, al posto dello spagnolo, arriverà Petrucci: "Un team ufficiale cerca sempre di prendere i migliori piloti sul mercato, però io credo che Danilo e io possiamo essere più forti di quello che sembriamo sulla carta come nomi", dice Andrea. "Perché conosciamo bene la Ducati, perché entrambi abbiamo dei caratteri normali e insieme si può cercare di ottenere qualcosa di importante. Questi sono piccoli dettagli che credo possano fare la differenza per il futuro. Quando invece hai due piloti top si lavora, ma si sta anche molto attenti a quello che fa il compagno, perché bisogna arrivargli sempre davanti. Questo secondo me non è la nostra situazione, e sono convinto che sia una cosa positiva", chiude cosi Dovizioso.