Epilogo davvero particolare per la gara di Moto3 a Le Mans. In una corsa in cui piovono le penalità, Di Giannantonio perde la sua prima vittoria in carriera a causa dei tre secondi di punizione comminatagli dalla direzione gara e sul gradino più alto del podio ci va Albert Arenas davanti ad Andrea Migno a completare la doppietta del team Pull & Bear. Niente da fare dunque per il Diggia, retrocesso in graduatoria finale, e nemmeno per Marco Bezzecchi e Jorge Martin, i due protagonisti principali della gara caduti entrambi all'ultima curva. 

Sotto il sole francese è Jorge Martin a scattare dalla pole position e lo fa ottimamente, mentre Rodrigo non coglie lo scatto giusto e poco dopo rischia anche di finire in terra. Lo spagnolo del team Gresini prova immediatamente a scappare, ma alle sue spalle c'è collaborazione con Kornfeil che si incarica dell'inseguimento. Il pilota ceco raggiungo lo spagnolo dopo due giri e ingaggia una battaglia senza esclusioni di colpi che favorisce il ricongiungimento di Bezzecchi, Di Giannantonio e Bastianini, mentre alle loro spalle cade Rodrigo. Il quintetto di testa stacca il resto del gruppo e il Bez si mette in testa superando in due curve sia Kornfeil che il rivale per il Mondiale. Da segnalare, per dovere di cronaca, la caduta di Bulega che già era scivolato oltre la ventesima posizione a causa di un suo errore. 

La bagarre comincia a farsi seria ad otto giri dalla fine. Martin entra duro, ma corretto, su Bezzecchi in curva 4 facendo vedere per la prima volta quello che sarà il leitmotiv della gara. Il pilota italiano si riprende immediatamente la testa della corsa sfruttando il grande motore KTM che quest'anno svernicia le Honda. I due continuano a superarsi nella stessa maniera sino al penultimo giro, quando il Bez si stabilisce in testa alla corsa, mentre alle spalle del duo di testa si danno battaglia Di Giannantonio e Bastianini, con quest'ultimo che scivola in uscita dall'ultima curva uscendo di scena. La caduta del pilota Leopard riduce il gruppo che lotta alla vittoria a Bezzecchi, Martin e Di Giannantonio con il romano che infila tutti e due nelle ultime curve, mentre il leader del Mondiale pinza troppo e cade coinvolgendo anche il rivale spagnolo. 

Diggia festeggia, ma la gioia è effimera perché poco dopo arriva la penalità di tre secondi che lo spedisce in quinta posizione regalando la vittoria ad Arenas su Migno e Ramirez