Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, ancora una volta la Ferrari in prima fila nel Gran Premio di Cina in programma domani nella mattina italiana. Prime due caselle dello schieramento occupate dalle due Rosse di Maranello così com'è accaduto sette giorni fa in Bahrain, con il pilota tedesco che così può dare l'assalto alla terza vittoria in altrettante gare fin qui disputate nel Mondiale di Formula 1 2018, con la seconda pole position consecutiva e con un giro pazzesco sotto la bandiera a scacchi. Niente da fare, ancora una volta per il pilota finlandese, autore fin qui di un weekend ai limiti della perfezione ma costretto a rinviare ancora una volta l'appuntamento con quella pole position che avrebbe già meritato in questa primissima parte di una stagione a fortissime tinte rosse. Anche perchè la Mercedes continua ad arrancare in una pista, come quella di Shahghai, che in realtà dovrebbe favorirla: terzo è Valtteri Bottas davanti a Lewis Hamilton, entrambi alle prese con una serie di errori e costretti a partire con la stessa strategia, almeno nei primi giri, quindi con l'impossibilità di tentare l'azzardo. Terza fila tutta Red Bull per la cronaca, con Verstappen davanti a Ricciardo.
I primi tempi di giornata li staccano i piloti di Sauber e Toro Rosso, poi Raikkonen scalda subito le gomme e si va a mettere davanti, precedendo Bottas di quasi mezzo secondo e Hamilton addirittura di otto decimi. Scelte di gomme diverse tra le vetture scese in pista in avvio di Q1, le Haas di Grosjean e soprattutto Magnussen vanno a portarsi a ridosso delle Mecedes ma è soprattutto Vettel a volare con un tempo che migliora quello del compagno di squadra per tre decimi. Intanto vengono fuori a sorpresa le due Williams (con Sirotkin che precede Stroll) ma anche un ottimo Alonso e le due Force India in lotta tra loro, con un gruppo che appare più vicino alle spalle dei primi quattro. Verstappen nonostante una sbavatura va a mettersi in mezzo alle frecce d'argento, mentre è corsa contro il tempo per portare Ricciardo in pista, il quale riesce a partire a tre minuti dalla bandiera a scacchi: il suo tempo basta per accedere in Q2. È sfida aperta anche per evitare il taglio: non ce la fanno a passare le Sauber di Ericsson e Leclerc, Gasly e nonostante un buon ritmo anche le due Williams.
Si gioca sulle strategie come sempre in Q2, con Vettel e Hamilton che tentano di fare il tempo con la gomma soft, lo stesso fanno anche Bottas e Raikkonen. Il finlandese della Mercedes precede ancora nettamente il campione in carica - entrambi autori di errori nel giro lanciato - , mentre è testa a testa in casa Ferrari con Iceman che dà un decimo al tedesco. Alle spalle dei primi quattro è bagarre vera per assicurarsi la Q3, questa volta Ocon precede Perez nella sfida in casa Force India in attesa dell'arrivo delle due Red Bull, entrambe in pista con gomme ultra soft: Ricciardo sembra avere finalmente la macchina a posto e si mette davanti sia a Verstappen che alle due frecce d'argento, ferma restando la differenza nelle mescole. I minuti finali della seconda manche sono importanti, la Ferrari scalda la ultra soft verso la Q3 mentre la Mercedes insiste su soft e va su di manettino con Hamilton che stacca il miglior tempo. Poca gloria, invece, per le McLaren di Alonso e Vandoorne, eliminati insieme a Hartley, Ocon e Magnussen, quest'ultimo nettamente battuto dal compagno Grosjean.
Si scaldano i motori per la caccia alla pole, il primo a transitare sul traguardo è Raikkonen che guida praticamente da manuale e si mette tutti dietro: Vettel è staccato di un decimo e mezzo con un altro grande giro, Bottas becca oltre quattro decimi ed è tallonato da un Hamilton non così brillante come in chiusura di Q2. Staccati ma non troppo rispetto ai due della Mercedes ci sono i due della Red Bull, con Verstappen che mantiene il vantaggio rispetto a Ricciardo. A seguire c'è un bravissimo Hulkenberg che precede il resto del gruppetto, con Grosjean davanti a Sainz e Perez in chiusura di Top Ten. Ma è il momento di giocarsi il miglior tempo negli ultimi due minuti. Bottas non riesce a migliorarsi nonostante il miglior secondo settore assoluto, Hamilton addirittura abortisce il giro e allora è duello tutto in Rosso. Raikkonen e Vettel sul filo dei millesimi, Kimi si migliora ma Seb chiude il giro alla grandissima e gli strappa la pole position.