A sette giorni dal via del motomondiale, anche la KTM Factory Racing ha presentatp il suo arsenale bellico in vista del motomondiale 2018, una vera battaglia in cui il team austriaco dovrà confermare quanto di buono fatto nel finale della scorsa stagione. In un evento tenuto all'Hangar 7 situato a Salisburgo e di proprietà della Red Bull, il team austriaco ha messo in mostra l'arma che porterà in pista.
L'inizio è stato ad alto tasso emotivo, poichè Alex Hofmann ricorda l’ex pilota Ralf Waldmann, scomparso improvvisamente per probabile un attacco di cuore. Superato il momento commemorativo, la parola è passata ai piloti e ai manager del team, con il direttore sportivo Pit Beirer, che ha esordito ringraziando il team per il lavoro svolto nell'anno d'esordio, che ha permesso al team di non sfigurare, ma aggiunge che ora è il momento di fare sul serio, anche in virtù dell'accordo fresco raggiunto con il team Tech3, che disporrà di KTM ufficiali, in modo da poter sviluppare e crescere al meglio: "Per me è stata già una grande soddisfazione vedere i progressi compiuti nel corso del 2017, ma quest’inverno abbiamo lavorato ancora di più per migliorarci ulteriormente. In MotoGP sappiamo che il livello di competizione è molto alto, ma è una sfida che non ci spaventa. Il progetto anche nelle altre categorie è stato di successo, più di quanto ci aspettassimo: per me è un orgoglio poter seguire il percorso dei giovani piloti dalla Red Bull Rookies Cup alla MotoGP. Arrivare a lottare per il titolo? Per il momento non ci vogliamo pensare. Il futuro? Abbiamo stretto una partnership con Tech 3 per il 2019, ma l’obiettivo non è fornire, una squadra satellite, ma avere così quattro moto ".
Ha seguito poi, l'intervento di Mike Leitner, team manager del team, che loda i rider per il lavoro svolto ed ha parlato anche delle modifiche già in programma e delle possibili aree di miglioramento della RC16: "Ci sono tante idee per quanto riguarda lo sviluppo della moto, dal motore alle sospensioni all’aerodinamica, aspetti sui quali stiamo lavorando costantemente per cercare di ottenere il meglio. Mika ha svolto un ottimo lavoro come tester fornendo moltissime informazioni, Bradley ha avuto qualche problema fisico che l’ha condizionato l’anno scorso, ma come prestazioni è andato in crescendo, mentre Pol ha ottenuto ottimi risultati. Se tutto va bene possiamo ripartire da dove abbiamo concluso il 2017, i piloti hanno voglia di spingere e dare il massimo in ogni occasione.”
Proprio Mika Kallio, che è ritenuto da molti come il padre della RC, ha concluso la giornata con il suo intervento. Il tester finnico, che conosce la KTM come le sue tasche, è il più adatto a parlare della nuova moto: "Ho svolto un intenso lavoro di sviluppo con la moto e sono contento delle mie presenze mondiali come wild card, nel corso delle quali ho ottenuto anche un piazzamento in top ten. E’ difficile dire adesso a che punto siamo, sarà la pista a fornirci questa informazione. Per quanto mi riguarda, ho cercato di svolgere al meglio il mio lavoro. Siamo già arrivati in top ten, quindi possiamo solo migliorare.”
Infine Kallio, il quale potrà scendere in pista in cinque GP, grazie alle wild card, ha ringraziato il team per il premio, ma resteraì con i piedi per terra: "L’unica cosa a cui penso in questi casi è mettere il casco e cercare il miglior risultato possibile. Se poi quello che faccio può aiutare anche i piloti ufficiali, per me è un motivo di orgoglio.”