Rivedere un pilota come Robert Kubica, seppur "solo" da terzo pilota, è sicuramente una delle migliori notizie di questa prima sessione di test. Il polacco era sceso in pista già nel filming day di Aragon, dove aveva provato la FW41 e il nuovo sistema "Halo" di protezione, per poi sorprendere tutti con delle ottime prestazioni in queste prime giornate di test, dando ben 3 decimi al compagno di squadra Sirotkin e riaccendendo la speranza di chi vorrebbe rivederlo in gara da pilota titolare.
Lo stesso Kubica però ha voluto smorzare i toni, ribadendo quale sarà il suo ruolo all'interno del team: "Non ha senso confrontare i tempi perché non sono pagato per correre, il mio lavoro è diverso, sono giudicato in base ai riscontri che fornisco nel mio ruolo. Non scendo in pista per spingere, se lo facessi prenderei dei rischi e metterei in difficoltà il team, abbassare i miei tempi di 3-4 decimi non servirebbe a nulla nel mio ruolo: devo garantire dei feedback, non dei tempi. So che tutti guardano i tempi, ad Abu Dhabi lo scorso anno dissero che mi mancava un secondo e mezzo, ma non m'interessa, sono contento di salire in macchina e ritrovarmi nelle condizioni di spingere bene".
Detto questo, i tempi però rimangono assolutamente di livello, ma ciò nonostante continuano le insistenti voci sulle possibili limitazioni che il pilota polacco potrebbe avere alla guida, a causa degli ormai conosciuti problemi alla mano destra. Il pilota polacco non le ha mandate a dire stavolta, visibilmente irritato dalle ennesime insinuazioni sulla falsariga di quelle che si sentono da quando è rientrato in pista: "Io mi sono sempre sentito a mio agio, sono i media a dire sempre il contrario. Dovremmo solo smettere di parlarne, tanto anche se cambio le cose continuerete a dire che ho dei limiti. Il problema è che sono troppo onesto con tutti e tutti hanno continuato a farmi queste domande, non voglio più parlare di questa storia che va avanti da anni".
Infine, Kubica si lascia andare ad una riflessione generale sulle condizioni della macchina, mostrandosi abbastanza ottimista: "Non è facile spingere in queste condizioni climatiche, però anche se breve abbiamo svolto un lavoro importante. Abbiamo un'idea di come lavorare sul futuro e come intervenire in alcune aree dove possiamo migliorare la macchina. Ci sono alcune parti dove è altamente competitiva, e altre dove è necessario lavrorare su alcuni problemi che, sono convinto, risolveremo".