Il 22 febbraio verrà svelata la nuova Mercedes, che scenderà in pista da subito nei test a Barcellona per difendere il titolo conquistato nel 2017 ed andare a caccia della quinta corona iridata consecutiva. Dopo la prima accensione della W09 c’è attesa per i primi test stagionali, che dimostreranno se il lavoro svolto durante l’inverno avrà risolto i problemi accusati durante la scorsa stagione dalla W08. A parlare del progetto e dell’inverno a Stoccarda è Toto Wolff, direttore esecutivo Mercedes AMG, che attraverso il sito della casa ha raccontato il lavoro e le ambizioni per la stagione entrante, senza dimenticare il futuro prossimo con Lewis Hamilton e quello più a lungo termine, con il vivaio dei giovani piloti.
“L’umore è buono, specialmente per la prima accensione della macchina. È sempre un momento emozionante, perché tutto ciò che è stato progettato viene messo insieme e prende vita”. Così Wolff esordisce descrivendo le sensazioni in fabbrica a Brackley dopo il lungo e difficile lavoro portato avanti durante l’inverno. Continua poi: “Il progresso della vettura non è mai completamente continuo e liscio, bisogna sempre cercare di superare i limiti, progettare le macchine al meglio e, possibilmente il più velocemente possibile. Abbiamo avuto un buon inverno, devo dire. Non è stato male, anche se in questo periodo c’è sempre lo stress da organizzazione”. Parla poi della vettura dello scorso anno e delle migliorie apportate per rendere l’evoluzione ancora più performante e competitiva: “La W08 era la macchina più veloce del circus, ha ottenuto più pole position e vinto più gare di tutti. Bisogna stare attenti a non buttare all’aria quello che funziona sulla macchina, solamente rimediare ai problemi che questa ha avuto. Li abbiamo analizzati a dovere e quando scenderemo in pista per i test, vedremo se la macchina avrà un comportamento migliore o meno”.
Se le basi poste per la W09 sono quelle della vettura dello scorso anno, tutti si aspettano una nuova stagione ricca di successi per la Mercedes, ma Wolff pone un freno e resta lucido, consapevole di quanto sia difficile dominare con una concorrenza decisamente di livello: “Non pensiamo ancora alla lotta per il titolo, che sarebbe il nostro quinto consecutivo, perché ripartiamo tutti da zero. Siamo estremamente felici ed orgogliosi dei nostri quattro titoli, ma non c’è una garanzia per il quinto. La mentalità è sempre quella di rimanere umili nonostante i risultati, ma nello stesso tempo esserne motivati e trarne energia per continuare a vincere gare ed eventualmente per essere in lotta per il quinto titolo”. L’avversario più temuto, quello che ha fatto sudare il titolo nel 2017, è la Ferrari, ma Wolff non sottovaluta nessun team e sa che questa nuova stagione potrà riservare delle sorprese: “Se staremo ancora davanti? È difficile da dire, lo scorso anno la Ferrari ha sorpreso tutti. Ha portato in pista una vettura che ha funzionato da subito. Quest’anno le regole sono un po’ più chiare, ma c’è una nuova gomma e quindi la verità è che non so proprio come sarà la lotta e chi sarà davanti”.
A difendere il titolo costruttori saranno ancora i due piloti Valtteri Bottas e Lewis Hamilton, quest’ultimo determinato anche a non cedere la corona e riconfermarsi Campione del mondo. Pilota di punta della Mercedes, il britannico sa che può contare sul sostegno incondizionato della squadra, decisa a continuare con lui per molto tempo. Toto Wolff lo conferma, rivelando che all’accordo per proseguire insieme manca solo la firma: “Lewis è diventato un pilastro nel team, è scontato che continueremo a lavorare insieme. La trattativa per il rinnovo sta procedendo bene ed è solo questione di tempo, ci sarà la firma sull’accordo”. Ma in casa Mercedes si ragiona anche a lungo termine, per questo il direttore esecutivo del team afferma che si stanno guardando intorno per il dopo Hamilton e che gli occhi sono già stati puntati su una giovane promessa italiana: “Stiamo cercando di tenere gli occhi aperti per trovare il post-Lewis Hamilton tra cinque, sei o sette anni, quando Lewis deciderà che ne avrà abbastanza della Formula 1. Stiamo approcciando a questa cosa con la mente completamente aperta, guardiamo anche ai kart. Stiamo sostenendo un giovane italiano che ha appena 12 anni. Ci piace cercare talenti, indipendentemente da dove si trovino al momento”.