Interessante intervista rilasciata da Danilo Petrucci, pilota Ducati, a Radio 24. Il pilota umbro ha raccontato la scorsa stagione, che lo ha visto protagonista in più di Gran Premio e sul podio per ben quattro volte, anche se mai sul gradino più alto, quello del vincitore. I risultati ottenuti lo scorso anno hanno convinto Borgo Panigale a continuare a puntare su di lui, affidandogli nuovamente la terza Ducati ufficiale della griglia. Quello che manca al Petrux è appunto la vittoria, ma lui non se ne fa un cruccio: "Lo scorso anno sono arrivato molto molto vicino a vincere, ma non è stata mai un’ossessione quella di vincere cioè ‘devo vincere devo vincere’ anche perché ho visto che comunque quando sei a lottare per il podio è molto vicina la vittoria quindi l’importante è essere capace di stare lì nei primi 4-5. Poi - continua il numero 8 - la differenza la fa delle volte la condizione, il caso, delle volte veramente devi trovarti al posto giusto nel momento giusto. Mi viene in mente Assen dove ho perso la gara per un doppiato. Ora ho capito un po' quello che bisogna fare per vincere, adesso il difficile sarà farlo ed essere un po' più metodici, un po' meno passionali nella guida".
Lo scorso anno fu Valentino Rossi a privarlo della vittoria in Olanda, mentre a Misano ci fu Marc Marquez ad esultare sul gradino più alto del podio. Tra i due, Petrucci, rivela che preferirebbe battere lo spagnolo: "Mi darebbe più gusto battere Marquez perché anche per età siamo vicini e quindi penso che sarà uno di quei problemi che mi porterò avanti per tutta la vita, mentre Valentino tra un po' smetterà e poi il suo l'ha dato, io mi sono trovato a far parte della ‘Generazione Valentino Rossi’ che io guardavo in televisione appena nato o quasi e adesso me lo ritrovo a correre insieme quindi per me è una cosa abbastanza particolare, al di là del rapporto che abbiamo fuori dalla pista, Marquez è un avversario che per i prossimi anni monopolizzerà la sfida".
L'obiettivo che era venuto a crearsi a metà campionato era quello di terminare l'anno davanti a Lorenzo, ma lo spagnolo ha superato Petrucci proprio nel rush finale: "Nonostante siamo 23-24 ragazzi molto molto bravi, tutti abbiamo una gran voglia di vincere che va al di là di quello che guadagni, di quello che è il nome, quanto sei famoso ecco. Nella fattispecie devo dire che mi ha dato gusto arrivare davanti a chi guadagna molto più di me. Ho pensato: tu guadagnerai più soldi ma io stasera vado a casa più felice perché ti ho lasciato dietro".