Si aprono scenari interessanti per il 2019 della MotoGP. Oltre alla finestra di mercato più interessante degli ultimi anni, con tutti i top rider in scadenza, l'anno prossimo potrebbe esserci anche un nuovo team nella top class. Stiamo parlando dello Sky Racing Team VR 46, già presente in Moto3 e Moto2 e, se Rossi dovesse decidere di ritirarsi al termine di quest'annata, anche in MotoGP.
Il Dottore, come tutti gli altri campioni della classe regina, va in scadenza a fine anno e se dovesse decidere di ritirarsi dalle corse è probabile che assuma il ruolo di team manager. Ovviamente lo farebbe solo nel suo team, che sarebbe quindi pronto ad approdare in MotoGP, essendo dotato sia dello staff, sia del pilota, con Bagnaia che avrà già fatto i canonici due anni di apprendimento in Moto2. Mancherebbero, quindi, solo le moto, ma in quest'occasione è la Yamaha ad aprire le porte verso la fornitura delle due ruote. Lo Sky Racing Team VR 46 diventerebbe quindi il nuovo team satellite della casa del diapason, abbandonando lo storico team Tech 3 di Hervé Poncharal.
E' proprio il francese a svelare questa ipotesi non troppo lontana nel tempo e nelle idee di Rossi: "Ho già fatto questo discorso con la Yamaha. Gli ho chiesto se per loro è possibile avere sei moto in griglia, ma loro mi hanno detto che sono troppe - racconta il team principal -. Dunque, gli ho chiesto chi avrebbe la priorità se avessero una richiesta da Tech 3 e dalla VR46. La risposta è stata VR46, quindi questo è chiaro".
C'è però un problema. Tutti i team satellite hanno un contratto con Dorna in vigore sino al 2021, motivo per cui se qualcuno vuole entrare a far parte della griglia di partenza dovrà percorrere tre strade: associarsi con un team già esistente, ipotesi lontana dalla mente di Rossi; acquistare uno slot da una squadra presente sulla griglia; ottenere l'approvazione di Dorna e di tutti gli altri team ed iscriversi in maniera autonoma.