Quello appena concluso da Maverick Vinales è stato un anno decisamente a due facce. Un inizio di stagione da urlo con le vittorie in Qatar, Argentina e Le Mans, seguite dal podio del Mugello, poi la discesa verso una chiusura in calando a causa dei molteplici problemi che presentava la M1 versione 2017. Certamente non è stato l'esordio prefissato nella mente del classe '95, uno nato per vincere, ma è comunque stato un buon approccio ad un team ufficiale e ad un compagno di box abbastanza ingombrante. 

Tuttavia, il talento di Figueres, smentisce le voci che parlavano di contrasti interni tra lui e Valentino Rossi, rimembrando il muro costruito dal 46 ai tempi di Jorge Lorenzo: "Pensavo che avere Rossi come compagno sarebbe stato più complicato, davvero. Abbiamo fatto abbastanza bene in tutto, ci rispettiamo molto e questo, con la situazione delicata che dobbiamo affrontare, è molto importante", dichiara Vinales al sito Motorsport.com. Nel corso della stagione Yamaha sembra aver abbandonato i dettami del giovane spagnolo dati nell'inverno scorso per seguire i consigli del veterano italiano, ma l'ex Suzuki nega questo cambio d'idea da parte della casa madre: "Quando la moto ha funzionato eravamo entrambi davanti. Le gare in cui uno andava bene, c'era sempre anche l'altro. Non ho alcun rimprovero da fare alla Yamaha, mi ha dato il 100%. Non è cambiato niente dal primo giorno".

La stagione appena conclusa è la prima dopo molti anni in cui la casa del diapason chiude il proprio campionato alle spalle di due scuderie, Honda e Ducati, merito sì dell'exploit della Rossa, ma anche demerito della giapponese che non è riuscita a fornire una moto competitiva ai propri piloti: "Direi che per metà è merito della Honda e della Ducati, ma per l'altra metà è nostro demerito".

Ora Vinales si gode le meritate vacanze e tornerà in pista a fine Gennaio per i test di Sepang, fondamentali per indicare le modalità di sviluppo della Yamaha M1 versione 2018.