Non perde tempo la Toro Rosso e a meno di 24h dal Gp degli Stati Uniti ad Austin, annuncia la line-up di piloti che scenderanno in pista nel prossimo fine settimana sul circuito "Hermanos Rodriguez" di Città del Messico.
Il team faentino ha annunciato che saranno Pierre Gasly e Brendon Hartley a battagliare per tenere alto il nome del team durante il GP messicano, mentre per Daniil Kvyat arriva una nuova beffa, che mina ancora di più il morale del russo, che ad Austin era riuscito a carpire un buon punto iridato, dopo una stagione davvero avara di soddisfazioni.
Dunque, ancora spazio a Pierre Gasly, che aveva saltato Austin per tornare in Giappone, dove avrebbe dovuto lottare per il titolo di Super Formula, sfumato a causa di un tifone che ha portato all'annullamento del GP. Una beffa amara per il francese, che non solo ha saltato il Gp americano, ma ha anche perso il titolo per mezzo punto.
Sorprende un po', invece, la riconferma di Brendon Hartley, autore di una buona gara all'esordio ad Austin, dove ha messo in mostra belle cose, in un week-end pulito e privo di sbavature o errori. Umilmente, il neozelandese aveva spiegato dopo la gara di non essere negli interessi della Red Bull per una riconferma, ma si è visto smentire poco dopo dall'annuncio del team stesso.
Sulla gara, il driver vincitore della 24h di Le Mans ha confessato di aver fatto tanta esperienza, specie con la gestione dei duelli e delle gomme, a lui sconosciute, dato che l'unico e ultimo test risaliva al 2009, quando in pista giravano vetture ben diverse: "C'era davvero tantissimo da imparare. E' stata la prima volta che ho compiuto 20 giri di fila con le gomme Pirelli. E' stato un autentico salto nel buio, perché non avevo idea di cosa sarebbe potuto accadere. Al termine degli stint di gara ho iniziato a capire di più della vettura e delle gomme. Avevo performance sempre migliori. Ci sono sempre cose che puoi fare meglio. Se dovessi rifare la gara domani, con l'esperienza accumulata, farei un po' di cose in maniera differente".
Un po' di rammarico per il vincitore del WEC 2015, che è stato protagonista di una partenza non ottimale, anche a causa dell'inesperienza: "Al via non sono andato così bene. Avevo fatto qualche simulazione nelle prove libere, ma non ne avevo mai fatta una reale. Sono stato contento del mio primo giro, anche se ho faticato con Vandoorne. Mi è dispiaciuto quando Stroll mi ha passato dopo il pit stop. Poi ho faticato dietro di lui. Avevo un buon passo, ma sono rimasto bloccato. Stroll ha fatto un ottimo lavoro davanti a me, anche difendendosi bene e bloccandomi".
Dunque, un po' di rammarico per il risultato, ma almeno la soddisfazione per esser salito su una vettura di F1, con la speranza di poter migliorare dopo questo esordio: "Questa è un'altra lezione imparata. Avrei potuto anche usare il bottone per superare, ma pensavo fosse troppo lontano per farlo. Per quanto riguarda invece la gestione delle gomme, penso di esser stato troppo conservativo, probabilmente".