La Moto3 è sempre sinonimo di spettacolo e colpi di scena e il Gran Premio d'Australia ne è l'ennesima riprova, come conferma il finale thrilling che consegna il titolo iridato a Joan Mir, bravo e fortunato tra i saliscendi di Phillip Island, dove si impone per la nona volta in stagione e raggiunge anche Romano Fenati nell'albo dei più vittoriosi in Moto3. Proprio Fenati è colui che ne esce peggio dall'interruzione della gara, poichè con la pioggia l'ascolano stava risalendo bene e al 17° giro - quando è interrotta la gara - è alle spalle dei primissimi, pronto ad attaccare, forte della sua confidenza con la pista scivolosa. 
 
Una gara segnata dallo start su una pista umida, ma che tende ad asciugarsi, dopo lo scrocio di pioggia nella mattina australiana. Allo start, poi, una partenza incolore del poleman Martin, che cede posizioni e, in un paio di curve, tira giù Rodriguez e poi sfiora il contatto con Bastianini, che rimane in piedi per miracolo. Alla fine, il centauro del team Del Conca Gresini riesce ad arpionare il podio, con il terzo posto alle spalle dei due piloti Leopard, con Mir primo, davanti ad un fenomenale Livio Loi, autore di una gran rimonta da metà gruppo. 
 
Chiude ai piedi del podio lo spagnolo Gabriel Rodrigo, seguito da Enea Bastianini, che può tirare un sospiro di sollievo dopo il contatto con Martin, che gli permette di concludere, comunque, il gran premio. Chi paga maggiormente è proprio Fenati, che al 15° giro gira in sesta posizione e ciò basta a Mir per portare a casa il mondiale. 
 
Segue Ayumu Sasaki, che sotto il traguardo del 15° giro passa con 834/1000 da Mir, che gli regalano un ottimo risultato. 8° Norrodin, altro specialista della pioggia, che con il bagnato avrebbe potuto dire la sua, che anticipa il giapponese Suzuki, seguito da Lorenzo Dalla Porta, che completa la Top10 ai danni di Nicolò Bulega, 11° dopo la partenza dal fondo della griglia. Tra gli altri italiani, Migno è 14°, davanti a Pagliani, mentre Arbolino è 18°. 
 
Out Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi e Niccolò Antonelli, caduti durante i 15 giri, ma senza conseguenza alcuna.