Mentre il circus della Formula 1 si accinge a sbarcare in Texas per il diciassettesimo appuntamento di questo Campionato del Mondo di Formula 1, in Ungheria va in scena un evento decisamente interessante. E’ dal 2009 che Robert Kubica, a quel tempo considerato uno degli astri nascenti dell’automobilismo mondiale, viene meno nella massima categoria, per via di quel terribile incidente al Rally di Andorra costato un pezzo di salute ed una grossa fetta di carriera. Sia chiaro il polacco, seppur con la limitata mobilità della mano, è riuscito a ricostruirsi un vissuto nel mondo delle corse, in particolare nelle gare endurance, ma mai aveva potuto guidare una monoposto di Formula 1 dopo il fattaccio. Quest’anno però, prima le dichiarazioni dell’interessato in cui apriva la possibilità di un ritorno nella massima competizione e poi i test svolti per Renault a Valencia nel mese di giugno, hanno tracciato un solco per una strada che sino a qualche mese fa sembrava impossibile. Uno step importante di questo percorso andrà in scena proprio oggi, all’Hungaroring, in cui il pilota polacco sarà il primo a scendere in pista con la Williams FW36 in una due giorni di “eliminazione diretta” con Paul di Resta, che andrà in pista domani.
Una sfida messa in piedi dalla scuderia di Grove per un sedile nel 2018, che a quanto si lascia intendere dovrebbe essere quello di Felipe Massa, dato per partente o per un (nuovo) ritiro. Ma aldilà di tutto il contesto sarà interessante capire le sensazioni di Robert Kubica dopo un test su uno dei circuiti più tortuosi del calendario, con continui cambi di direzione e quindi conseguenti movimenti del braccio incriminato. A questo va aggiunto un ulteriore test effettuato su una Renault con motorizzazione turbo-ibrida, nei test seguenti all’ultima edizione del Gran Premio d’Ungheria svolta quest’anno, dalla quale aveva già ottenuto delle informazioni interessanti circa il suo stato fisico.
Va detto inoltre che Paddy Lowe spinge per un ritorno del polacco, anche se il padre di Lance Stroll, principale finanziatore della scuderia inglese, preferirebbe Di Resta, pur considerando che nella rosa dei nomi rimane sempre la possibilità, sempre minore, di una permanenza di Felipe Massa. Seguiremo la vicenda, non nascondendo che il ritorno di un pilota come il polacco sarebbe certamente positivo per il circus, al netto delle valutazioni che si dovranno fare a livello competitivo.