Andrea Dovizioso continua a crederci, e sa di avere ancora delle chances di portare a casa il titolo mondiale nella classe MotoGP. E allora ecco che alla vigilia del Gran Premio del Giappone, in programma domenica sul circuito di Motegi, il pilota della Ducati parla in conferenza stampa e svela il proprio stato d'animo verso un pericoloso trittico di gare consecutive, che si consumerà - dopo il Giappone - in Australia e in Malesia. Tre sfide decisive contro Marquez che potrebbero dire praticamente tutto per la corsa all'iride: "È un momento importante ma mi sento tranquillo - ha dichiarato Dovizioso - , abbiamo fatto un grande lavoro con il team, quasi tutto è andato alla perfezione. Siamo alla fine del campionato e siamo in lotta con Honda e Yamaha, oltre che con due piloti davvero forti. L'anno scorso eravamo molto lontani dalla lotta per il campionato, così come all'inizio di questa stagione, quindi sono molto contento per il lavoro che abbiamo svolto. Sapevamo risvolti positivi e negativi di questa moto, ci proveremo fino alla fine per vincere il campionato e ci godremo ogni momento che arriverà".

Un Dovizioso che ammette anche il proprio feeling con il circuito nipponico, dove ha spesso raccolto dei risultati importanti fin dall'inizio della propria carriera. Un feeling che potrebbe diventare ancor più forte se si considerano anche le caratteristiche della Desmo di Borgo Panigale, storicamente molto forte sui lunghi rettilinei e pronta a sfruttare una nuova carena che potrebbe aiutare in uscita dalle curve. Tutti elementi che inducono il Dovi ad essere particolarmente ottimista alla vigilia del weekend di Motegi, che potrebbe essere positivo per lui in ottica mondiale: "Motegi è una buona pista per me e per la moto, ci sono tante staccate forti. Siamo piuttosto competitivi in frenata, e con questa carena crediamo di poter essere competitivi in accelerazione. Poi abbiamo un motore molto forte - prosegue l'azzurro - , quindi possiamo giocarci molte carte per essere competitivi, anche se il meteo instabile ci induce a vivere giorno per giorno per poter dare il massimo".

Ha preso la parola anche quello che potremmo definire il terzo incomodo nella corsa al titolo mondiale. Maverick Viñales, altro protagonista dell'incontro odierno con i giornalisti, crede che la sua Yamaha potrebbe essere pronta a dare il massimo fin dalla gara di Motegi, nonostante le condizioni atmosferiche che potrebbero mutare più di una volta nel corso del weekend, stravolgendo le strategie di tutti i team e rendendo la gara di domenica un vero e proprio terno al lotto: "Stiamo cercando di dare il nostro meglio e di migliorare la moto - ha dichiarato Viñales in conferenza stampa - . Nell'ultima gara abbiamo faticato molto, abbiamo scelto le gomme sbagliate avendo cambiato idea all'ultimo momento. Pensiamo di essere abbastanza forti soprattutto in ottica gara, ma sarà comunque un weekend difficile, se dovesse piovere dovremo comunque dare il nostro meglio per portare la moto più avanti possibile. Questo circuito mi piace molto, anche l'anno scorso sono stato molto competitivo. Sono curioso di partire, credo che abbiamo margini per fare bene".

Una delle più grandi incognite in vista di questo lungo mese che deciderà la corsa al titolo mondiale della classe regina, è rappresentato dal calendario che propone tre gare in altrettante settimane. Motegi, poi Philipp Island e infine Sepang prima della lunga ed estenuante attesa in vista del finale di stagione in quel di Valencia. Viñales, il più giovane tra i concorrenti al titolo, ammette di non essere preoccupato dalla prospettive di correre per tre settimane consecutive, anzi spera di riuscire a sfruttare un maggiore bagaglio in termini di freschezza atletica: "A me piace molto correre a distanza ravvicinata, sono stato sempre molto forte nel trittico di gare consecutive - svela lo yamahista - . A dire il vero mi piacciono di più Australia e Malesia, se non altro perchè lì ho raggiunto molto risultati positivi in quelle piste, ma sono sicuro che la moto potrà funzionare bene in tutte e tre le gare, quindi bisognerà vedere come andranno queste tre gare, a partire dalla prima qui a Motegi".

È stata rivolta proprio a Viñales la domanda più interessante sul fronte social, in uno degli appuntamenti più interessanti e particolari della conferenza stampa alla vigilia del weekend di Motegi. Si parla della differenza di rendimento che ha spesso riguardato la Yamaha del pilota spagnolo tra la fase iniziale e quella finale delle ultime gare, con Maverick spesso ingarellato in rimonte di spessore nei giri conclusivi. Questa è la spiegazione che Viñales è riuscito a darsi anche in base all'adattamento della sua moto ai vari circuiti: "Credo che in particolar modo ad Aragon, questa situazione sia dipesa soprattutto dalla scelta delle gomme, in cui non avevo la giusta aderenza e ho dovuto fare delle traiettorie diverse. Ma anche a Silverstone, ad esempio, avevo aderenza sulle gomme anteriori e ho cercato di risparmiare le gomme. Dipende dunque dalla conformazione del circuito - conclude Viñales - , in cui puoi decidere se spingere fin dall'inizio oppure se gestire le gomme per fare bene nel finale di gara".