I test della Formula 1 all'Hungaroring hanno lanciato tanti nuovi giovani, che hanno sorpreso tutti, dai piloti ai tecnici. Oltre a Lando Norris e George Russell, chi è finito sulla bocca di tutti è Charles Leclerc, che il primo giorno ha portato in pista la Ferrari SF70H, che si è piazzato al primo posto al termine del Day1.
Tra i tanti rimasti sorpresi dal talento monegasco, c'è anche Kimi Raikkonen, che ha speso parole davvero importanti per il talento che negli ultimi giorni ha ricevuto gli apprezzamenti anche di Frederic Vasseur, nuovo manger della Sauber - il quale non ha nascosto l'interessamento del team svizzero al talento della FDA. Leclerc, dopo il titolo in F3 nel 2016, sta dominando il mondiale di Formula2, dove, a bordo della Dallara marchiata Prema Powerteam, è al comando del mondiale, con 50 punti sul secondo in classifica, dopo aver conquistato 7 pole in 7 Gp.
Raikkonen è felice del rapporto che c'è tra il team di Maranello e il giovane talento della Prema, che potrebbe sbarcare in F1 già il prossimi anno: "E' ottimo che lui sia contento dell'aiuto che il team gli sta offrendo. E' sempre difficile arrivare e guidare una monoposto differente da quella che stai usando abitualmente, ma ha il tempo dalla sua parte. Ha mostrato ottimi progressi e di sicuro in futuro farà ottime cose".
Leclerc, che ha chiuso la sua giornata di test in testa, davanti a Vandoorne, battuto per 88/1000. Il monegasco, però, continua a mantenere la testa sulle spalle e non si esalta, anzi continua a puntare deciso al suo obiettivo, che è, innanzitutto, il titolo in Formula 2: "Ovviamente, come ho detto, devo impressionare quante più persone posso e farò del mio meglio per fare in modo che ciò accada. Poi se avrò un'opportunità al termine della stagione la prenderò e la terrò stretta, ma per il momento sono concentrato solo sulla Formula 2. Sono soddisfatto del test che ho fatto con la Ferrari. E' sempre importante impressionare le persone, ma a essere onesti non era il mio primo obiettivo delle prove. Il mio obiettivo era fare tanti chilometri al volante della monoposto, cercando di fare il migliore lavoro che potessi per la Ferrari sperando di aver mostrato al team qualcosa di buono di me".