Joan Mir domina e vince al Red Bull Ring. Lo spagnolo rimonta dalla decima posizione, prende il comando della corsa ed in pochi giorni saluta la compagnia degli altri piloti facendo la differenza nel piccolo tratto misto del circuito austriaco, mentre il suo rivale per il campionato, Romano Fenati, arranca nelle retrovie a causa di un suo errore in curva uno. La vittoria del pilota del Team Leopard è una seria ipoteca sul mondiale di Moto3, infatti ora lo spagnolo classe 1997 può gestire un vantaggio enorme sull'ascolano. Il podio lo completano Oettl e Jorge Martin, ma la star della corsa non può che essere Jaume Masia, wild card in sostituzione di Darryn Binder, che termina la gara in nona posizione con il giro veloce, nonché record del circuito.
Alla partenza è lo scozzese McPhee a prendere il comando delle operazioni, mentre in terza fila i due contendenti al titolo non compiono una grande partenza lasciando sul lungo rettilineo alcune posizioni. Il primo pilota che prova a scappare è quello del team ufficiale Red Bull, Bo Bendsnyder che al terzo giro forza il passaggio senza però riuscire a creare un gap decisivo prima del lungo rettilineo in salita. Nelle retrovie Joan Mir e Romano Fenati viaggiano a braccetto fino al quarto giro quando l'italiano chiede troppo alla sua moto e tentando un sorpasso all'esterno in curva 1 finisce per frenare troppo tardi e di conseguenza va largo rientrando in diciottesima posizione. Nel frattempo Mir ne approfitta e al quinto giro taglia il traguardo per primo, provando sin da subito a staccare tutti a suon di giri sull'1:36 alto. A metà gara, lo spagnolo riesce nel suo tentativo: nel tratto misto del circuito vola e la battaglia dietro per il secondo posto lo aiuta a creare un gap di un secondo, decisivo per non farsi prendere la scia nel lungo rettilineo. Con Mir involato verso la terza vittoria di fila, la settima dell'anno come Valentino Rossi nel 1999, la battaglia per il secondo posto si accende. Migno supera in amen Martin e Oettl, ma poi deve arrendersi al ritorno dei due che successivamente lotteranno anche con lo scateanato Masia che in due curve supera quattro piloti e come un pilota d'esperienza fa segno al suo connazionale di accodarsi per provare ad andare a prendere Mir. Martin, ovviamente, non ci sta e si riprende immediatamente la posizione, mentre poco più indietro Andrea Migno perde l'anteriore e scivola via nella ghiaia.
I giri finali, a differenza del solito, non offrono una grande battaglia per il podio grazie alla bravura di Oettl e Martin, abili a scavarsi un piccolo gap per mettersi al sicuro dagli assalti finali. Primo degli italiani è Fabio Di Giannantonio, sesto, autore di una gara senza squilli ma molto solida, mentre Bastianini dopo una bella prima metà di gara si deve accontentare della decima piazza davanti a Nicolò Bulega. Termina 13esimo Romano Fenati che lascia 23 punti pesantissimi sull'asfalto austriaco.