Nel post-gara del Gran Premio della Repubblica Ceca si è parlato a lungo dell'intuizione geniale (o forse strategia studiata a tavolino, chissà) di Marc Marquez riguardante il cambio moto molto anticipato rispetto a tutti gli altri, mossa rivelatasi assai proficua - tanto che gli ha consegnato in modo agevole la vittoria a Brno. In situazioni di flag to flag lo spagnolo è senza dubbio il migliore a capire il momento in cui passare alle slick cambiando moto ai box, ma c'è anche da dire che il team gli offre la possibilità di poter avvantaggiarsi preparandogli prima della concorrenza la moto da asciutto, mentre gli altri aspettano l'evolversi della situazione meteorologica. Tuttavia ridurre tutto alla bravura di Marquez in situazioni caotiche per giustificare la doppietta Honda in terra ceca non è corretto, perchè bisogna tenere presente lo svolgimento del weekend nella sua interezza, che ci ha mostrato un grande passo avanti compiuto dalla casa alata durante la pausa estiva.

Già dalle prove del venerdì si poteva notare come le Honda andassero davvero forte, non solo come velocità pura nella ricerca del giro veloce, ma anche nella costanza dei tempi che riuscivano a far segnare. E' bene precisare che tre settimane fa la casa nipponica aveva svolto una due giorni di test a Brno, che sicuramente le avrà garantito di arrivare il venerdì mattina in pista con un assetto già pronto e funzionante, ma guardando l'evolversi della stagione è notevole il miglioramento delle RC213V. E se spesso si è detto che Marquez riesce a guidare sopra i problemi della moto infischiandosene, la novità è che la Honda può sorridere soprattutto per il secondo posto di Pedrosa, che quando sente il giusto feeling dimostra di essere un pilota di assoluto livello: alla luce dei passi avanti compiuti da Honda nella fase di accelerazione possiamo aspettarci che anche lui possa rientrare tra i favoriti per la vittoria spesso e, perchè no, anche per il mondiale, visto che non è poi tanto lontano dalla vetta.

Abbiamo più volte sottolineato il fatto che questo sia un campionato davvero incerto, dove ogni considerazione post-gara è da prendere con le pinze, dato che i valori in pista mutano da circuito a circuito, a seconda del layout delle piste e soprattutto della gestione delle gomme, vero punto cruciale del 2017. Tra quattro giorni si scenderà di nuovo in pista al Red Bull Ring, in Austria, dove la Ducati è favorita per la vittoria se si ricorda l'edizione 2016 del gran premio, ma la Honda ci arriva con un carico di fiducia davvero grande. L'evoluzione della moto è stata condotta in modo preciso ed efficace, tanto che sembrano lontani i problemi di inizio stagione, ma tutto dovrà necessariamente essere confermato già domenica.