Charles Leclerc è stato il più veloce nella prima giornata di test di Formula 1 all'Hungaroring. Ha praticamente registrato un tempo da record sulla SF70H, etichettata dal pilota francese come una vettura a dir poco mostruosa sotto ogni punto di vista. Miglior tempo di giornata ottenuto con un set di gomme nuove ‘soft’ nell’ultimo run prima della bandiera a scacchi e novantotto giri all’attivo. Ottantotto millesimi di vantaggio su Vandoorne, numeri che lo impongono come un pilota destinato ad imporsi nel mondo della Formula 1, magari proprio con la Ferrari. Ecco le sue dichiarazioni:

Prime sensazioni nel guidare questa meravigliosa vettura: “Guidare una Ferrari non è mai normale… mi è quasi sembrato di essere all’esordio in macchina! Forse ci metterò un po’ di tempo a realizzare questa l’opportunità che ho avuto oggi, tra l’altro su una monoposto che va fortissimo. E’ stato un grande onore essere qui in pista con questa vettura, una giornata bellissima”.

Una panoramica sul test: “Abbiamo fatto diverse prove, e i riscontri credo siano stati positivi. Ora gli ingegneri analizzeranno i dati acquisiti, e spero che anche loro siano contenti del bilancio della giornata. Avevo guidato la precedente generazione di Formula 1, ed è pazzesco quanta trazione ci sia in più, e quanto sia vada più veloce in curva”.

Leclerc va in vacanza da leader della Formula 2 e con un tempo record su Ferrari: “Contentissimo, ma so che dovrò restare concentrato per la seconda parte della stagione in Formula 2 che sarà importantissima per me. E’ questo il mio impegno prioritario, al momento la Formula 1 è ancora lontana, poi si vedrà”.

Soddisfazione sul miglior tempo registrato: “Si! Sappiamo però che nei test ottenere il miglior tempo non ha un significato così importante, e poi questa monoposto è la più veloce su questa pista”.

Sguardo al futuro: “Per ora è solo un sogno, so bene quali sono al momento le mie priorità. Devo vincere in Formula 2, poi penseremo al resto. Se parliamo di Ferrari, oggi è solo un sogno”.

Leclerc spiega il suo programma che ha dovuto sostenere: “Il long-run più lungo è stato di una decina di giri, ed ho utilizzato mescole supersoft e soft. Con quest’ultimo compound ho ottenuto il mio miglior tempo. A colpirmi maggiormente è stato il carico aerodinamico, più spingi e più capisci che puoi spingere, niente a che vedere con la Formula 2. Lo scorso anno ero passato dalla GP3 alla Formula 1, e questa volta il salto è stato dalla Formula 2, quindi un salto relativamente più semplice. Ma questa generazione di Formula 1 è pazzesca, la Rossa è un aereo”.

Problemi con lo sterzo? “No. La sensazione è molto diversa rispetto alla Formula 2 che guido abitualmente, quindi è necessario familiarizzare un po’, ma non è stato un problema. Abbiamo lavorato con gli ingegneri per renderlo il più vicino possibile alle mie esigenze, e hanno fatto un lavoro straordinario che mi ha facilitato molto”.

Confronti con gli ingegnieri: “Una bella sensazione, capisci che sei davanti ai migliori ingegneri al mondo e che impari qualcosa dopo ogni colloquio. Sono grandi opportunità, e devo ringraziare la Ferrari anche per questo aspetto”.

Lavoro fatto sul simulatore: “Serve, sicuramente. Certo, non hai la sensazione che provi quando sei in una curva veloce e vedi il muro a cinquanta metri! Nella realtà non c’è la possibilità di schiacciare il pulsante “replay” e riprovarci. Ma è molto simile”.

Leader della Formula 2, con uno sguardo al futuro visto che la Ferrari non ha ancora confermato i piloti: “E’ sempre positivo lasciare una buona impressione, ma oggi non era onestamente l’obiettivo principale. Il mio target era quello di macinare chilometri e cercare di svolgere al meglio il lavoro che mi ha chiesto la squadra”

Il giovane francese, infine, conclude sulla giornata vissuta: “No, giornata perfetta. Ho guidato una Ferrari, che altro chiedere….”.