La stagione di Formula 1 se ne va meritatamente in vacanza dopo undici Gran Premi all'insegna di spettacolo e adrenalina. E' sempre meraviglioso girovagare il mondo, conoscere nuove civiltà, culture diverse dalle nostre, cibo e tanto altro ancora. I piloti si sono divertiti anche sotto questo punto di vista, ma nel momento in cui bisognava darci dentro con l'acceleratore non si sono mai tirati indietro.
Dopo quattro mesi di pista, è giunto il momento di dare i primi giudizi. La Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen sta disputando una stagione straordinaria, mettendo spalle a muro tutti coloro che avevano puntato tutto sulla favoritissima (ancora adesso) Mercedes. La vettura di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas è veramente straordinaria, soprattutto in velocità e quando utilizza il set di gomme gialle, ma il Team di Maranello ha saputo giocare d'astuzia ottenendo degli ottimi risultati. In ogni weekend ha instaurato una piccola ma determinante novità nella macchina e nella strategia, costringendo Toto Wolff a sbattere più volte sul tavolo il famosissimo pugno. Evoluzione aerodinamiche, motore, gomme e altri dettagli preziosi che hanno costretto la Mercedes ad inseguire. La compagine tedesca, però, resta per obbligo la favorita numero uno per la vittoria finale, per via della sua straordinaria competitività e completezza, abbinata a un tandem di piloti che hanno lanciato il team in vetta alla classifica dei costruttori.
Alti e bassi, invece, per quanto riguarda la Red Bull. Gli anni d'oro targati Vettel-Webber sono lontani, e gli austriaci si sono trovati clamorosamente indietro per quanto riguarda la lotta al titolo. Motivi? Tanti. La vettura ha dimostrato più volte di non essere sempre efficiente, soprattutto per quanto riguarda la potenza del motore e gli aspetti aerodinamici. Ricciardo è stato molto bravo, non a caso è al quarto posto in classifica. Verstappen, invece, continua ad essere troppo "bambino" proprio come lo ha definito il suo compagno di squadra. E' di sicuro un pilota straordinario e di grande avvenire, ma la sua aggressività e arroganza lo hanno portato più volte a causare incidenti e a ritirarsi a gara in corso. Sono 184 i punti conquistati da entrambi per il titolo costruttori, ma c'è tanto rimorso perchè potevano essere tranquillamente di più.
C'è spazio anche per la sorprendente Force India, finalmente in grado di competere per posizioni importanti. Lottare per il titolo non è ancora un obiettivo concreto perchè Ferrari e Mercedes sono più complete, ma raggiungere la Red Bull in entrambe le classifiche può essere tranquillamente etichettato come prossimo step per la seconda parte di stagione. Sergio Perez ha portato ben 56 punti, il talentuoso Ocon è indietro solamente di undici lunghezze. Insomma, è stato fatto un buonissimo lavoro da parte degli ingegneri, e il motore fornito dalla Ferrari sembra fruttare degli ottimi risultati. Il quarto posto nel mondiale costruttori è la prova, ma con una Red Bull altalenante si può tentare anche l'assalto al terzo posto.
E gli altri team? McLaren e Williams deludenti, con piccole e magre soddisfazioni arrivate solamente di recente. Stroll è salito sul terzo gradino del podio in Azerbaigian, mentre Fernando Alonso può solamente consolarsi per aver registrato il giro più veloce nell'ultimo Gran Premio. Discreto lavoro per Haas e Renault, mentre la Toro Rosso viaggia al sesto posto in classifica per via di un Carlos Sainz da applausi. Ben 39 punti conquistati, 35 dallo spagnolo e 4 da Kvyat.