Marc Marquez, sfruttando la prima pausa estiva del motomondiale, si è goduto un po' la sua Catalunya. Raggiunto in un evento benefico, organizzato dall'Allianz, suo sponsor personale, sul circuito di Barcellona, Marc ha parlato del Mondiale. Una stagione, quella 2017, che vede regnare l'equilibrio tra i più forti, anche a causa della variabile gomme, che sta influenzando parecchio sul rendimento dei vari team, specialmente della Yamaha, che spesso e volentieri si è trovata in difficoltà con le coperture Michelin. 

Marc, però, non esclude nessuno dei primi 5 dalla lotta all'iride, dato che più volte è cambiato il leader del mondiale. Al momento Marc è primo con 126 punti, seguito da Vinales, Dovizioso, Rossi e Pedrosa, che, nonostante disti 26 punti, è ancora considerato pericoloso dal catalano. 

Quando gli è stato chiesto di definire con una sola parola i suoi rivali, Marc è stato deciso e ha spiegato come Vinales per lui è la velocità pura, Valentino l'esperienza e Dovizioso la perseveranza. Quando gli hanno chiesto di Pedrosa, ha spiegato: "Dani è un po' di tutto, ma se devo usare una parola sola, direi talento. Nessuno ne parla, ma senza dubbio c'è anche lui per il titolo".

Chi sembra più che escluso dalla corsa al titolo è Jorge Lorenzo, che sta vivendo una stagione difficile, segnata da uno scarso feeling con la Desmosedici, che lo sta penalizzando non poco. Marquez già ad inizio stagione aveva detto di non vedere Lorenzo tra i pretendenti al titolo, ma sperava che il maiorchino fosse della partita, almeno in alcune gare. Dopo un inizio di stagione difficile, però, sembra improbabile vedere Lorenzo al top, pronto a lottare, realmente, per una vittoria. Il centuaro catalano, però, non lo esclude e spera nella voglia di rivalsa e nel talento del connazionale. 

Il campione del mondo 2016, allora ha caricato il centauro della Ducati, dicendo: "Ho detto all'inizio dell'anno che Jorge sarebbe potuto salire sul podio e avrebbe potuto anche vincere una gara. E io continuo a credere che possa farlo quest'anno. Per lottare per il titolo, invece, bisogna conoscere bene sia la moto che la squadra, perché tutto deve essere al 100%. Al momento gli manca un po' di regolarità, ma sta lavorando duramente e sono convinto che la vittoria arriverà".

Tornato, poi, sulla corsa all'iride lo spagnolo spiega quanto possa essere importante la seconda parte di stagione, sempre decisiva negli ultimi anni: "La seconda metà del campionato è quando si decide realmente il titolo. Nella prima parte devi restare nel gruppo di testa, e ci siamo riusciti. Sono onesto e trasparente, ci saranno circuiti dove potremo attaccare e altri dove ci toccherà soffrire di più. Sarà importante essere regolari, possono subentrare molte situazioni differenti. Il campionato è una montagna russa e dobbiamo cercare di controllarlo per renderlo il più piatto possibile“.

Poi, Marc, torna a fare il calcolatore, come lo scorso anno e spiega di aver pensato già a quante vittorie servano per il titolo secondo lui: "Non mi aspettavo di essere in testa al mondiale, l’obiettivo era quello di restare almeno a una gara di distanza. Dovrò vincere almeno altre due gare nel resto della stagione".