Con il passare del tempo è diventata sempre più una situazione da separati in casa quella tra Carlos Sainz e la Toro Rosso. Il giovane pilota spagnolo si trova a dover guidare una monoposto scarsamente competitiva nonostante sia dotato di un talento importante, che meriterebbe di essere espresso al meglio in team di livello maggiore. A innescare la rottura inoltre ha partecipato il suo compagno di squadra Daniil Kvyat, con cui in pista ha spesso avuto momenti di tensione che hanno avuto l'apice proprio nell'ultima gara a Silverstone, quando il russo nelle fase iniziali del gran premio ha centrato Sainz. L'insoddisfazione dello spagnolo è motivata poi dal fatto che non ha sbocchi nel team maggiore Red Bull, essendo i sedili dei bibitari saldamente tenuti con merito da Ricciardo e Verstappen: contrariamente a quanto è stato possibile per altri piloti del "vivaio", Sainz non avrà un'opportunità di salire sulla RB13, né il colosso austriaco vuole privarsene, rischiando così però di bruciare la carriera del ragazzo.
Solo nelle ultime ore sembra che ci sia stata una svolta nel piano di gestione della vicenda Sainz all'interno dei capi della Red Bull: Christian Horner, team principal del team anglo-austriaco, ha ufficialmente aperto le porte ad una cessione dello spagnolo, non mancando però di sottolinearne la considerazione che ne hanno nella squadra. Horner infatti ha rivelato che "per quanto riguarda la situazione di Sainz non è cambiato niente, ha un contratto con noi per altri due anni. Lo consideriamo una nostra risorsa ed ogni risorsa ha un valore; se ci sarà una squadra interessata o se dimostrerà lui la volontà di andare via, ci potrà essere un prezzo correlato al suo valore. Se qualcuno fosse disposto a fare un'offerta, ovviamente la prenderemmo in considerazione, ma dovrebbe avere un valore significativo perché abbiamo investito molto su Carlos".