In un campionato MotoGP pazzo e dall'esito più imprevedibile che mai, splendono fortemente due stelle, Johann Zarco e Jonas Folger, che stanno facendo le fortuna del Team Tech 3, diretto da Hervè Poncharal. Tutto si può dire tranne che la scelta del team principal francese potesse essere a priori redditizia come si è poi rivelata: i suoi attuali piloti provengono infatti dalla Moto2, categoria molto diversa dalla MotoGP sotto tutti i punti di vista, ed erano una scommessa in quanto entrambi debuttanti. Sembrava quasi una scelta forzata dall'impossibilità di accaparrarsi un centauro già maturo nel mercato piloti, ma sorprendentemente Zarco e Folger stanno lasciando tutti a bocca aperta per il talento e l'intelligenza di cui sono dotati.
Nella primissima parte della stagione era sembrato maggiormente in palla Zarco di Folger, che riusciva tuttavia a issarsi talvolta in posizioni di spicco, ma quanto da lui fatto era sempre messo in ombra dal francese, che sin da subito aveva trovato un feeling eccellente con la sua M1. Quanto dimostrato dal tedesco nella gara di casa al Sachsenring è qualcosa di eccezionale, riuscendo a tenere testa a Marquez sia come tempi sul giro sia nel corpo a corpo per quasi tutta la gara, arrendendosi solo nel finale per una questione di gomme; bisogna ricordare che il Cabroncito sulla pista della Sassonia, così come ad Austin, è spaventosamente superiore a tutti, e ciò aggiunge valore alla prestazione di Folger. E in tutto ciò Poncharal gongola, godendosi i suoi rookie di lusso.
Nel lodare le qualità dei due piloti bisogna però ricordare un fattore di cui molto si discorre in questo 2017, ovvero la bontà della Yamaha 2016, di cui è equipaggiato il Team Tech 3. Per stessa ammissione di Valentino Rossi, che della M1 2017 sta ancora cercando la quadra dopo aver fatto un pur ottimo passo avanti col nuovo telaio, la moto dell'anno scorso era nettamente più facile da guidare e da sistemare, motivo per cui le sfavillanti prestazioni di Zarco e Folger sono coadiuvate da una moto assolutamente "friendly" . In questo momento i due piloti del team francese sono in grado di lottare ad armi pari contro tutti, e potrebbero diventare l'ago della bilancia del mondiale nella seconda parte della stagione inserendosi tra l'uno e l'altro contendente ad ogni gara; non è escluso infatti che, con l'accumularsi dell'esperienza, i due non possano addirittura mirare alla vittoria, obiettivo sfiorato da entrambi e tutt'altro che irreale in un campionato in cui i valori mutano davvero in fretta.